Prosegue con nuove dichiarazioni del Presidente Inps Tito Boeri il delicato dibattito sul tema della riforma previdenziale. Ad attendere una svolta sulla questione vi sono i tantissimi lavoratori e pensionandi rimasti disagiati in seguito al repentino irrigidimento dei requisiti di quiescenza avvenuto nel 2011, con l'approvazione della legge Fornero. Di fatto la misura ha reso maggiormente sostenibile il peso delle mensilità previdenziali da parte dell'Inps, ma ha anche creato una platea di persone rimaste colpite duramente dall'impossibilità di ottenere il pensionamento.

 La crisi economica ha ridotto le possibilità di ricollocamento per coloro che si sono trovati disoccupati in età avanzata, ma che risultano tutt'ora troppo giovani per poter accedere alle tutele dell'Inps. Come se ciò già non bastasse, anche i giovani stanno soffrendo una situazione di difficoltà a causa del blocco avvenuto nel naturale turn over dei lavoratori, tanto che la disoccupazione giovanile ha superato la soglia del 40%.

Riforma pensioni 2015 - 2016: entro l'inizio dell'estate arrivano le ipotesi di modifica

Il Presidente Boeri ha già indicato quale sarà la via privilegiata dai tecnici dell'Inps, che si concentreranno principalmente su due fasce di età per cercare di flessibilizzare le esigenze dei lavoratori in stato di difficoltà.

L'istituto di previdenza punta a dividere le situazioni di emergenza in diversi scaglioni. Nel primo entreranno i lavoratori che hanno perso il lavoro intorno ai 55 anni: questi soggetti dovranno risultare destinatari di una misura di sostegno al reddito, fornita dal welfare pubblico e coperta dalla fiscalità generale. Per chi invece supera i 60 anni di età, lo stato conclamato di disoccupazione dovrebbe portare ad una forma di pensionamento anticipata, che però potrebbe avere delle penalizzazioni.

Per quanto riguarda i dettagli attuativi "saranno il Governo e il Parlamento a decidere" spiega l'economista della Bocconi, specificando che "noi, utilizzando tutti i dati di cui disponiamo, faremo delle proposte articolate. La filosofia di fondo è quella dell'equità".

Pensioni anticipate 2015, si punta al sistema contributivo e all'operazione trasparenza

Stante la situazione, appare ormai chiaro che la pensione anticipata avrà un costo per i lavoratori che vorranno accedervi, perché i legislatori dovranno trovare un compromesso tra le esigenze di chi si trova in difficoltà e quelle di bilancio. La verifica dei conti resta infatti sempre dietro l'angolo, ed il rischio concreto è che la misura (una volta approvata) non passi la verifica di Bruxelles. Per questo motivo, sembra molto probabile che il prepensionamento possa arrivare con il ricalcolo contributivo della mensilità erogata, oppure con un'altra forma di penalizzazione. Nel frattempo, l'Inps procederà a partire dal prossimo maggio ad inviare a tutti i lavoratori le proiezioni su quale sarà l'assegno previdenziale percepito una volta raggiunta l'età di pensionamento.

La misura dovrebbe servire a rendere più consapevoli i lavoratori sulle conseguenze di eventuali buchi contributivo o di un anticipo della data di pensionamento. Come da nostra abitudine aspettiamo di ricevere i vostri commenti sul sito, mentre per restare aggiornati sulle ultime novità riguardanti la questione previdenziale vi ricordiamo di cliccare sul comodo tasto "segui" che trovate in alto, sopra al titolo dell'articolo.