Il Neo Presidente Inps Tito Boeri rilascia nuove dichiarazioni sul delicato tema della previdenza, delineando quelle che saranno le analisi e proposte di cambiamento da rimettere alle decisioni dell'esecutivo. Entro il prossimo mese di giugno si potrà toccare con mano gli scenari delineati dai tecnici di uno degli istituto di welfare pubblico più grandi d'Europa, ma nel frattempo la filosofia di fondo è stata espressa in modo chiaro dall'economista della Bocconi. Sulle prassi seguite nel passato peserebbe infatti un problema di equità, soprattutto a causa delle "pensioni molto alte che non sono giustificate dai contributi".

La questione della sostenibilità è stata affrontata con la legge Fornero del 2011, che ha imposto una manovra durissima per i lavoratori e i pensionati: il risultato si è materializzato con l'irrigidimento dei requisiti di accesso all'Inps, un fatto che sarebbe potuto avvenire in via graduale nel corso degli ultimi decenni, ma che di fatto è avvenuto così repentinamente da aver creato numerose situazioni di disagio.

Riforma pensioni: ritorno all'equità per flessibilizzare l'accesso all'Inps

Stante la situazione, il Presidente Boeri mette però le mani avanti, spiegando che la filosofia dell'equilibrio tra contributi effettivamente versati e prestazioni ottenute non deve essere interpretata come l'ennesima aggravio in carico ai pensionati.

"Noi faremo queste proposte per equità, non per fare cassa" spiega il professore della Bocconi, pensando in particolar modo alle generazioni su cui sono pesate le maggiori conseguenze di questa situazione, come i lavoratori cinquantenni in età avanzata che hanno perso il lavoro ed ora risultano troppo giovani per il pensionamento e troppo anziani per potersi reinserire nella vita produttiva del Paese.

Ma a soffrire i risultati di questa situazione vi sono anche i lavoratori più giovani, che non riescono a trovare il primo impiego a causa del blocco avvenuto nel turn over. La questione non risulta di facile risoluzione, visto che l'ipotesi di un contributo di solidarietà (sebbene solo sulle mensilità più alte) ha nuovamente scatenato le reazioni di pensionati e sindacati, che rivendicano le tante misure di penalizzazione finora subite, come il blocco delle rivalutazioni Istat.

A fare da paciere vi è infine l'esecutivo, che sembra escludere la possibilità di nuovi balzelli su chi ha già ottenuto la quiescenza, mentre potrebbe scegliere di usare il meccanismo contributivo per consentire i prepensionamenti flessibili.

Novità in arrivo per i contribuenti Inps: a maggio parte l'operazione trasparenza

Tra le novità annunciate recentemente dall'Inps, una delle più emblematiche e rappresentative del cambio di rotta avvenuto con la nuova gestione Boeri è quello dell'operazione di trasparenza detta "busta arancione", con la quale si punta a rendere consapevoli i lavoratori su quale sarà la loro futura pensione. Benché le stime siano delle simulazioni legate all'effettivo sviluppo della singola carriera, il dato dovrebbe comunque servire a rendere maggiormente consapevole il lavoratore circa l'importanza di sottoscrivere un piano pensionistico di secondo pilastro o per pianificare con attenzione la data di uscita dal lavoro. Restiamo a disposizione per condividere i vostri commenti sul sito, mentre vi ricordiamo di usare il comodo tasto "segui" se volete ricevere i nostri prossimi aggiornamenti sul tema della previdenza.