Continuano a moltiplicarsi le dichiarazioni e le analisi sul delicato tema della riforma previdenziale, un appuntamento al quale il Governo è chiamato sia dai lavoratori che vivono situazioni di disagio, sia dai rappresentati delle parti sociali e dei sindacati. Secondo quest'ultimi una soluzione di tipo strutturale non è più procrastinabile, ma resta il fatto che ogni possibile azione di flessibilizzazione nell'accesso all'Inps deve necessariamente passare per l'analisi dei tecnici, anche perché diversamente rischia di essere vanificata in sede di verifica europea.

Proprio la necessità di trovare un compromesso tra le esigenze di bilancio e quelle dei lavoratori sta rendendo particolarmente difficile il reperimento di una soluzione; sebbene il Ministro Poletti si sia impegnato a ricevere Cgil, Cisl e Uil, le posizioni appaiono ancora distanti, soprattutto in merito alla migliore soluzione da adottare.

Riforma pensioni 2015 e prossime azioni di Governo, Inps e sindacati: ecco i punti

Stante la situazione appena descritta, resta evidente che nei prossimi mesi prenderanno forma numerosi cambiamenti in tema di previdenza e Inps. Tra gli avvenimenti su cui ci si attende di avere un riscontro troviamo:

  • ad inizio aprile il deposito della class action per le lavoratrici che desiderano ottenere il pensionamento anticipato con l'opzione donna, seppure accettando il ricalcolo contributivo della mensilità erogata dall'Inps;
  • sempre nel corso del mese ci si attende l'incontro tra il Ministro del lavoro Giuliano Poletti e le principali sigle sindacali (Cgil, Cisl e Uil), al fine di creare una piattaforma unificata di discussione sulla situazione previdenziale e sulle possibili azioni da intraprendere per risolvere la questione dei lavoratori disagiati;
  • entro maggio dovrebbe partire anche l'operazione trasparenza voluta dal nuovo Presidente dell'Inps Tito Boeri. L'istituto di previdenza spedirà a casa di ogni lavoratore iscritto la busta arancione, ovvero il riepilogo dei contributi finora versati assieme ad una simulazione delle future mensilità erogate;
  • contemporaneamente dovrebbe prendere piede anche un inasprimento dei controlli e delle verifiche sull'evasione contributiva, al fine di colmare le lacune finora presenti e ripristinare la giustizia sociale tra contribuenti;
  • in conclusione, entro giugno dovrebbe arrivare sia il primo responso da parte del Tar del Lazio sul ricorso presentato dal Comitato opzione donna, sia l'analisi completa dei tecnici Inps su quali siano le migliori strategie da seguire per consentire delle nuove forme di pensionamento anticipato che risultino al contempo sostenibili per il bilancio pubblico.

Pensioni anticipate 2015, prossimi mesi topici per una possibile svolta sul tema

Come risulta facilmente intuibile dalle tante scadenze che vi abbiamo appena riportato, i prossimi mesi potrebbero risultare fondamentali per la prossima riforma del sistema previdenziale. Come da nostra abitudine, ci piacerebbe conoscere quali sono le vostre opinioni e aspettative circa gli eventi prospettati, mentre se desiderate restare aggiornati sulle ultime novità in fatto di Pensioni anticipate vi ricordiamo di utilizzare il comodo pulsante "segui" che vedete in alto, sopra al titolo dell'articolo.