"Il sistema previdenziale pubblico è ora solido e non può essere rimesso in discussione perché produce forti risparmi finanziari": sono le parole dell'Ex Ministro del lavoro Elsa Fornero al riguardo delle recenti proposte di riforma del settore pensionistico, che prevedono un allentamento dei requisiti decisi nell'ormai lontano 2011. Le ipotesi allo studio prevedono infatti di offrire maggiore flessibilità a chi è rimasto incastrato nella precedente riforma della previdenza, perché il cambio del paradigma è avvenuto in modo troppo repentino e non ha dato modo ai lavoratori di potersi organizzare, andando talvolta a creare situazioni di disagio molto accentuate.

Nonostante ciò, il richiamo tecnico è andato ancora una volta alla situazione dei conti, mentre non è mancato un richiamo alla politica e alla mancata assunzione di responsabilità riguardo la stabilizzazione dei conti dell'Inps: "la manovra del 2011 oggi tutti la rinnegano" conclude la Fornero, "ma sono lieti che sia stata approvata".

Tanto è vero che oggi viene considerata come un punto di non ritorno e tutte le misure di sostegno previdenziale attualmente allo studio prevedono di lasciare inalterati i parametri di accesso ordinari alla pensione.

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Stante la situazione, sono ormai in molti a ritenere che la flessibilità previdenziale potrà essere garantita solo attraverso una riduzione dei costi, oppure con un taglio della mensilità erogata rispetto a quanto non sarebbe avvenuto con i criteri ordinari.

Il sistema che sembra al momento più sostenibile per le casse pubbliche è quello del ricalcolo contributivo, mentre appare più difficile che si possano reperire le risorse necessarie attraverso i tagli alla spesa pubblica, anche perché l'esecutivo sembra orientato ad indirizzare simili aree di risparmio allo sviluppo degli investimenti o alla crescita dei posti di lavoro.

D'altra parte, resta evidente come un provvedimento di flessibilizzazione nell'accesso all'Inps sia non più procrastinabile, anche perché è stato lo stesso Ministro del lavoro Poletti all'inizio dell'anno in corso a spiegare che in gioco vi sarebbe la tenuta della pace sociale. Come da nostra abitudine, restiamo a disposizione nel caso desideriate commentare le ultime vicende riportate, mentre per restare aggiornati sulle prossime novità riguardanti la riforma della previdenza vi ricordiamo di cliccare sul comodo pulsante "segui" che trovate in alto, sopra al titolo dell'articolo.