"Se davvero da giugno si pagheranno tutte le Pensioni al primo del mese, vuol dire che finalmente è stata fatta una cosa di buon senso: bene Boeri". Sono le dichiarazioni rilasciate dai segretari di Cgil, Cisl e Uil al riguardo delle ultime indiscrezioni di stampa provenienti dall'Inps. In una recente intervista rilasciata al quotidiano La Repubblica, il Neo Presidente dell'istituto ha infatti sostenuto di voler unificare le date di pagamento delle future mensilità previdenziali, portando tutti gli accrediti al primo giorno di ogni mese. In questo modo l'economista vuole andare incontro alle esigenze dei pensionati, ottenendo al contempo degli importanti risparmi.

Ma vi è anche un vantaggio secondario relativo alla rilevazione dei conti, perché attualmente l'erogazione delle pensioni può avvenire in base a tempistiche molto differenti, pertanto diventa più difficile effettuare delle stime numeriche corrette quando si tenta di analizzare il bilancio dell'Inps.

Pensioni, Cisl chiede di impiegare il tesoretto del Def per aiutare i lavoratori e pensionati in stato di disagio

"L'abbiamo detto in tutti i modi che da una parte ci vogliono gli investimenti e dall'altra bisogna irrobustire le buste paga e le pensioni degli italiani per far ripartire i consumi". È la dichiarazione rilasciata da Annamaria Furlan. La rappresentante del sindacato Cisl torna a chiedere un intervento in favore delle parti sociali, impiegando il presunto tesoretto di 1,5 - 1,6 miliardi di euro che sarebbe stato individuato all'interno del Def e e che l'esecutivo intende utilizzare per rilanciare gli investimenti e l'economia del Paese.

Furlan chiede al Governo di dirottare queste risorse in favore di chi è più debole, a partire dai pensionati che sono ancora in attesa di vedere esteso alla categoria il bonus da 80 euro.

Riforma pensioni, Ugl e Uil chiamano il Governo a rispondere sul tema della previdenza

"Non è accettabile alcun intervento nelle questioni previdenziali senza un preventivo confronto con le parti sociali, com'è sempre avvenuto dalla riforma Dini del 1996 in poi" spiega Nazzareno Mollicone dell'Ugl, invitando l'esecutivo a convocare le parti sociali per discutere della riforma previdenziale.

A preoccupare maggiormente il sindacalista sono le ultime dichiarazioni di Boeri in relazione ai ventilati tagli sulle pensioni retributive. Anche la Uil ha chiesto di recente un intervento dell'esecutivo in tema di flessibilità previdenziale: "è ora di passare ai fatti" spiega il sindacato in una nota, sottolineando che "si può e si deve intervenire già prima della prossima legge di stabilità sulla legge Fornero".

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