Sulla riforma Pensioni, nulla di nuovo all'orizzonte. Nonostante i proclami e le mille proposte, tutto è ancora indefinito e vago. Non bastano evidentemente le buone intenzioni di partiti e di singoli esponenti politici, occorrono adesso anche le buone azioni. Occorrono interventi per modificare il sistema previdenziale per renderlo più flessibile, equo e sostenibile. Ma, ma ci sono gli ostacoli di sempre, le solite obiezioni dei "soliti noti" che rispondono al nome di Ue e Mef . La loro posizione non si è modificata nel corso degli ultimi anni.

Sempre contrari ad interventi sulle pensioni, perché sempre più vigili, sulla tenuta dei conti pubblici.

Dall'altro lato della scrivania, però, vi è un esercito di irriducibili. Sono coloro che sono convinti che attivare sistemi di uscita anticipata consentirebbe di dare maggiore vitalità al nostro ancora debole sistema economico, proprio attraverso la spinta all'occupazione. Ma quali sono le leve che potrebbero sollevare la nostra economia? Quali gli interventi, quali le misure? Quali le medicine da dare all'ammalata economia? La risposta è altrettanto nota: uscita a quota 100, flessibilità, prepensionamenti, prestito pensionistico, staffetta generazionale.

Settimana decisiva per le pensioni pubbliche e private?

Questa settimana potrebbe essere decisiva per capire, quale percorso intraprendere sulla strada dei cambiamenti per le pensioni, per la riforma della P.A. nella quale già sono stati inseriti primi interventi concreti come i prepensionamenti dei dipendenti in esubero ( in particolare nelle Province), gli interventi di pensionamento senza penalizzazioni per coloro che non hanno raggiunto i 62 anni di età, anche se solo fino al 2017, e con i requisiti contributivi richiesti.

Interventi e misure che potrebbero aprire la strada anche ai lavoratori del settore privato? La domanda è lecita porsela. L'eventualità di una discriminazione tra lavoratori è palesabile.

Settimana decisiva anche per le donne?

Ma la settimana potrebbe riservarci anche una novità: l'uscita anticipata per le donne a 60 anni.

Come potrebbe essere possibile una simile misura? Come apprendiamo da Business online, è allo studio degli economisti vicini al governo una misura che consentirebbe di sommare tutti i contributi versati, compresi quelli della maternità e dei lavori di aiuto e cura di persone diversamente abili, non compresi nella 104.

Insomma una settimana ricca di impegni per chi ci governa, ma anche attesa da chi aspetta novità da anni. Noi ne seguiremo lo sviluppo e vi terremo aggiornati. Voi intanto seguiteci, cliccando "segui" in alto sopra al titolo.