Non si placano i dibattiti politici e pubblici intorno al tema pensione anticipata ed in particolare sulla Quota 100, l'ultima proposta per ovviare alla mancanza di coperture finanziarie giunge da parte dell'ingegnere Paolo Ercolani che ha proposto una variante: la Quota 100 con esodo volontario. Un'altra novità giunge dalla Gran Bretagna dove i cittadini giunti all'età di 55 anni possono ritirare tutti in una volta i propri contributi versati e andare così in 'pensione anticipata'.

Quota 100 con esodo volontario: Il Governo Renzi potrebbe assecondare?

Ercolani parte dall'idea di Damiano che rischia di non vedere la luce a causa del costo oneroso, servono circa 10 miliardi di euro, e propone un'alternativa. Egli sostiene che alcuni lavoratori potrebbero decidere di 'scommettere sul proprio futuro' essendo disponibili a fronteggiare i primi anni in attesa dell'assegno pensionistico con i propri fondi. Se ad es. un lavoratore precoce ha iniziato a lavorare a 20 anni e all'età di 60 ha già un montante contributivo pari a 40 anni di lavoro, raggiungendo quota 100 potrebbe andare in pensione senza percepire la quiescenza ma mantenendosi con le proprie risorse. Così facendo lo Stato non avrebbe spese nell'immediato e il lavoratore potrebbe accedere da subito, se lo desidera, alla pensione anticipata.

L'Inps da parte sua dovrà però assicurare che la pensione non elargita al momento del pensionamento venga successivamente erogata con la maggiorazione proporzionale al tempo atteso per riceverla. In sostanza il lavoratore andrebbe in pensione anticipata con i propri soldi liberando posti per i giovani, mentre lo Stato pagherebbe la pensione solo dopo due o tre anni corrispondendo al pensionato un assegno maggiorato di una percentuale che gli permetta nel tempo di recuperare la pensione maturata ma non immediatamente percepita.

Magari non sarebbero in molti a potersi permettere questa soluzione, ma forse parecchi accetterebbero di buon grado di uscire dal mercato del lavoro utilizzando i propri risparmi: investimenti o il trattamento di fine rapporto. Secondo Ercolani i vantaggi sarebbero molteplici: l'economia ripartirebbe, diminuirebbe la disoccupazione giovanile e i pensionandi potrebbero decidere liberamente se autofinanziarsi per i primi anni pur di accedere alla pensione, consapevoli poi di ottenere poi una pensione più cospicua in futuro o se aspettare l'età stabilità dalla Legge Fornero.

Visto che i precoci non sembrano più così favorevoli alla Quota 100 come presentata nel ddl di Damiano-Gnecchi, poiché resterebbero esclusi tutti coloro che pur avendo raggiunto la soglia (59 età + 41 contributi o 60+ 40) sono considerai troppo 'giovani' per poter accedere alla pensione anticipata. La Quota 100 con esodo volontario potrebbe essere un'alternativa?

Pensione da 55 anni: ultima novità dal Regno Unito, esecutivo Renzi prenderà esempio?

In Gran Bretagna è stata offerta la possibilità di accedere alla 'pensione anticipata' una volta raggiunti i 55 anni: questi cittadini potranno ritirare tutti in una volta i contributi versati. Un quarto del montante contributivo sarà esente tasse, la restante parte verrà tassata in modo ordinario.

Chiaramente chi ritirerà tutti i contributi versati dovrà essere accorto nell'investirli poiché non avrà più diritto alla classica pensione pubblica. Quanti in Italia sarebbero disposti a questa iniziativa pur di andare in pensione all'età di 55 anni? Secondo voi l'esecutivo sarà favorevole o meno a tali iniziative?