L'abolizione della riforma Pensioni Fornero resta il principale obiettivo della Lega Nord di Matteo Salvini disposta anche a votare le proposte presentate dal parlamentare riformista del Pd Cesare Damiano sulla pensione anticipata pur di rottamare la legge previdenziale del Governo Monti dopo il fallimento della via referendaria visto che il quesito leghista è stato ritenuto inammissibile dalla Consulta. Ma il leader del Carroccio, indicato tempo fa dal presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi come possibile leader del centro destra ancora alla ricerca di unità, punta anche a vincere le elezioni per andare al governo e tentare di realizzare il proprio programma economico che prevede una vera e propria "rivoluzione" nel sistema previdenziale sul modello della proposta della Flax tax che così si può sintetizzare: 1.000 euro al mese per tutti, per 14 mesi, a prescindere dal reddito percepito nel corso dell'attività lavorativa.

Riforma pensioni, Salvini: 'Non avrò pace finché non cancelleremo la legge Fornero'

"Cosa me ne faccio di tutti i voti che potrei avere? Andrei a governare l'Italia - ha detto oggi il leader della Lega durante la puntata de L'Aria che tira su La 7e - per cercare di fare quello che ora posso solo proporre come opposizione. Cercherei di attuare - ha spiegato Salvini parlando del programma economico della Lega Nord - il superamento dell'euro e - soprattutto - di cancellare la legge Fornero". "Non avrò pace fino a quando non la cancellerò", ha detto l'europarlamentare e leader leghista che sulla riforma pensioni 2015 e i devastanti effetti della legge Fornero auspica un messaggio alle Camere del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Previdenza, i leghisti in Parlamento pronti a votare anche il ddl Damiano

La Lega ha già presentato in Parlamento diverse proposte per il superamento della legge Fornero, anche se Salvini ha più volte ribadito che i leghisti pur di voltare pagina sul fronte previdenziale sono disposti a votare anche le proposte di legge che arrivano dalla minoranza del Partito democratico sempre più diviso, litigioso e confuso sulla riforma delle pensioni su cui ancora non si è espresso il premier e segretario del Pd Matteo Renzi, mentre le novità che arrivano quotidianamente dal governo - dal ministro del Lavoro Giuliano Poletti come dal vice ministro dell'Economia Enrico Morando, entrambi del Pd - sembrano aggiungere confusione su confusione al dibattito politico in corso sulla questione previdenziale.

Ma la Lega non molla. "Voglio dimostrare agli italiani - ha sottolineato oggi Matteo Salvini - che c'è un'alternativa a Renzi e che faccio politica - ha aggiunto il leader leghista - per cambiare le cose in meglio, non - ha concluso - per avere venti assessori o trenta deputati in più".