Anche se ancora non viene avviato il confronto sulla riforma pensioni chiesto a gran voce dalle organizzazioni sindacali, il Governo Renzi sembra davvero intenzionato a rottamare la legge Fornero, anche se comunque non sarà facile sotto ogni punto di vista, a partire dalle risorse finanziarie necessarie per coprire i costi per l'inserimento nel sistema previdenziale di nuovi strumenti di flessibilità in uscita per la pensione anticipata. Ieri, il deputato di una delle aree di minoranza del Pd, Cesare Damiano, presidente della commissione Lavoro di Montecitorio dove riparte oggi l'esame congiunto dei per l'accesso in anticipo al trattamento pensionistico, commentando i nuovi interventi del presidente Inps Tito Boeri e del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti ha indicato nei risparmi della legge Fornero le risorse per finanziarie la nuova riforma della Pensioni.

Riforma pensioni 2015, il consigliere di Renzi: 'Pensione anticipata in cambio di riduzione dell'assegno'

Riforma sulla quale è tornato a intervenire anche il commissario per la spending review, Yoram Gutgeld, consulente del premier Matteo Renzi in materia di riforme ed economia, che in un'intervista pubblicata oggi sul quotidiano romano Il Messaggero ha dichiarato: "Sì al pensionamento anticipato in cambio - ha spiegato il deputato del Pd - di una riduzione dell'assegno". Ma, appunto, non sarà così facile perché "dovremo ottenere - ha infatti sottolineato Gutgeld - il via libera dell'Unione Europea". "L'idea è buona e condivisibile", ha detto l'economista israeliano parlando delle proposte di Boeri rilanciate da Poletti per una maggiore flessibilità in uscita verso nuove forme di pensione anticipata.

Previdenza, Yoram Gutgeld: 'Sì flessibilità in uscita se l'Unione Europea ce lo consente'

Perché "il problema è che questo - avverte Gutgeld - non è consentito dalle regole di contabilità europea perché crea deficit. Perciò - ha aggiunto ribadendo lo stesso concetto espresso qualche mese fa e che ha spinto il premier a chiedere 'aiuto' alla cancelliera tedesca Angela Merkel - dovremo ottenere da Bruxelles questo tipo di flessibilità".

Una strada tutta in salita: "Non è un traguardo raggiungibile in pochi mesi", ha detto il consulente economico del presidente del Consiglio e leader del Pd mentre il rischio di esplosione della "bomba sociale" è sempre più imminenti con molte situazioni allo stato già gravi e molti pensionati a rischio o già sotto la soglia di povertà tanto da fare ipotizzare il reddito minimo, altri ammortizzatori ad hoc, ponti per la pensione e via dicendo.

Tecnicamente, secondo Gutgeld, "più che riformare la legge Fornero - ha spiegato parlando dei tentativi di riforma pensioni - si tratta di utilizzare il metodo contributivo per consentire più flessibilità".