Non accenna a fermarsi, come ormai accade da anni, ildibattito sulla riforma Pensioni 2015:si attendono novità in tema di pensioneanticipata, soprattutto riguardo la “minaccia” dell’inasprirsi dell’etàpensionabile per donne e precoci che scatterà, salvo modifiche,a partire dal 2016. Per quanto concerne, poi, il prepensionamento delle signore, i legali del Comitato Opzione Donna hanno depositato al Tar del Lazio gli attiper iniziare la Class Action control’Inps. Ai giudici si chiederà lacancellazione (o modifica) di due circolari del 2012 che, di fatto, hanno giàchiuso i termini per maturare i requisiti, nonostante la legge del 2004 checonsente di andare in pensione conil regime sperimentale contributivo a 57anni e 3 mesi e 35 di versamenti contributivi scadesse a fine 2015.

Suquest’altro punto, tra l’altro, è stata presentata in Commissione Lavoro dellaCamera la proposta di proroga appoggiata, a parole, da diverse forze politichesenza che però dal governo Renziarrivasse alcun segnale di apertura.

Riforma pensioni2015: ultime notizie pensione anticipata donne, quale destino per opzionecontributiva?

Stando a quanto prescrive la legge, il Tar del Lazio dovràfissare l’udienza tra il 90esimo e il 120esimo giorno decorso dalla data dideposito: la speranza per il ComitatoOpzione Donna è quella di avere un responso entro l’estate. Dopo averraccolto migliaia di adesioni, le signore ci sperano nonostante i tempi dellagiustizia italiana siano purtroppo noti a tutti.

In caso di esperimentovittorioso della Class Action, comunque, i “guai” non finirebbero: il 31dicembre il regime contributivo scade e senza una proroga approvata per leggeil prepensionamento per le donne finirà definitivamente in soffitta, nell’archiviodella storia del sistema previdenziale italiano.

Riforma pensioni,governo Renzi pensa a doppio binario per pensione anticipata

Non si riesce ancora a capire quale sia il programma dell’esecutivo:ad attendere risposte tanti lavoratori, soprattutto i c.d. precoci che più di altri sono stati danneggiati dalle riforme degliultimi anni. Il commissario alla spending review Gutgeld ha detto senza giri di parole che manca la “volontàpolitica” di intervenire sulle pensioni mentre il ministro Poletti, da mesi, non perde l’occasione per promettere novità adogni intervento pubblico.

Novità che potrebbero arrivare sul “doppio binario”ipotizzato nei giorni scorsi: welfare per i lavoratori di età compresa tra 55 e65 anni e prestito pensionistico per coloro che sono più “vicini” al traguardo.Una strada, questa, destinata a scontentare tutti già in partenza.