La Camera ha approvato il ddl 2994, che costituisce la riforma Scuola 2015. La palla adesso passa la Senato. Come andrà a finire? Di certo possiamo dire che molti degli aspetti principali, fortemente contestati da insegnanti e personale ATA, sono rimasti lì. Renzi è andato dritto come un treno, proprio come aveva annunciato. 'Dialogo e apertura' sono serviti a molto poco. Ma quali sono i punti che costituiscono una beffa per docenti e personale ATA? Innanzitutto le assunzioni da concorso, che richiederanno un apprendistato di tre anni per i nuovi insegnanti.
E poi i possibili tagli al personale ATA. Vediamo i dettagli.
Docenti assunti da concorso, TFA e PAS: ecco il ddl scuola
Gli aspiranti docenti di domani dovranno affrontare il concorso nazionale. Ma se riescono a vincerlo, non otterranno un contratto a tempo indeterminato. Otterranno l'accesso ad un apprendistato della durata di tre anni, che se concluso in modo eccellente, permetterà di avere il posto di lavoro. Secondo Flc Cgil si tratta di una mossa illegittima, soprattutto se rapportata allo stipendio che si presume parta da un minimo di 400 euro mensili. Un anno di prova, non era sufficiente? Beffa enorme anche per i tieffini e i passini. Chi ha frequentato questi corsi lunghi, con esami annessi, dopo mesi di lotte interne si ritroveranno a dover affrontare anche il concorso nazionale per ottenere l'assunzione.
L'unico vantaggio per loro sarà non affrontare il periodo di apprendistato, in caso di vittoria. Per il Governo attuale, PAS e TFA sono errori del passato da cancellare. Se a tutto questo aggiungiamo la questione del ruolo del preside, ecco che si comprende la protesta definita 'politica' da Renzi e i suoi.
Personale ATA: nuovi tagli con la riforma della scuola?
Il personale Ata rischia di nuovi tagli col la riforma scuola 2015.
L'articolo 8 del ddl prevede di ripartire l'organico tra ambiti territoriali dentro le provincie e la costituzione di reti di scuole entro il 30 giugno 2016. Il tutto allo scopo di gestire attività amministrative e funzioni in comune. Per i sindacati si tratta di tagli al Personale ATA mascherati, che si vanno ad unire a quello già previsto dall'ultima legge di Stabilità (oltre 2000 posti con un risparmio di 50 milioni di euro). Ma la scuola e i sindacati si ribellano a tutto questo.