Dopo la votazione finale del disegno di legge della Buona Scuola del Governo Renzi alla Camera dei deputati ed il passaggio del testo al Senato, le opposizioni preparano la controriforma della Scuola: da Forza Italia al Movimento 5 Stelle ai dissidenti del Partito democratico, i parlamentari contestano i poteri del super-preside, il piano assunzioni connesso alla chiamata diretta ed agli albi territoriali. In poche parole, gli articoli n. 7 e n. 8 del Ddl Scuola sono quelli più contestati.

Fassina sul Ddl scuola: piano assunzioni pluriennale

Stefano Fassina, in questi giorni in Piazza Montecitorio insieme ai docenti e personale scuola manifestati contro la Buona scuola, è per la cancellazione della chiamata diretta dei dirigenti scolastici.

Per questo motivo, come si apprende dalla lettura degli emendamenti presentati alla Commissione cultura della Camera, ha proposto di sostituire l'articolo 7 assegnando ai presidi due nuovi compiti principali: il primo è quello di limitare il numero di studenti per classe rispetto a questo stabilito dal Decreto del Presidente della Repubblica n. 81/2009; il secondo riguarda invece il fondo unico nazionale con l'incremento sia della parte fissa e variabile della retribuzione della posizione che della retribuzione di risultato di 12 milioni di euro per questo anno e di 35 dal 2016.

Ma è soprattutto sulle assunzioni che Fassina si scontra maggiormente con la maggioranza del Pd: il dissidente, infatti, ha presentato un emendamento all'articolo 8 del Ddl Scuola con il quale ha previsto un piano di assunzioni pluriennale a favore degli iscritti alle Graduatorie ad esaurimento che rimarranno fuori dalle stabilizzazioni del prossimo 1° settembre 2015, oltre alla sistemazione degli iscritti alle graduatorie di merito tuttora in attività e degli abilitati Tfa e Pas.

Riforma Scuola, le proposte della Gelmini e della Chimienti (M5S)

Le posizioni di Fassina si avvicinano di molto a quelle di Mariastella Gelmini. Sul suo sito internet personale, infatti, l'ex ministro dell'Istruzione parla di una discriminazione di precari di serie A e precari di serie B nelle operazioni di stabilizzazione.

"Se nella scuola si entrerà solo per concorso - scrive Gelmini - io sono d'accordo, ma deve essere una regola valida per tutti. Al contrario nelle Gae non tutti hanno sostenuto il concorso. Quindi, dal momento che sono inclusi gli abilitati Siss, dovranno esserci anche gli abilitati Tfa".

Il M5S, a firma di Silvia Chimienti ha condannato dal suo internet la chiamata diretta dei presidi: "Non era una scelta obbligata, imposta, ma è stata una decisione politica, la peggiore che si potesse prendere".

Per il prossimo anno scolastico occorrerà un reale censimento del Miur (più volte richiesto dagli stessi insegnanti) di tutti i docenti appartenenti alle Graduatorie ad esaurimento, alla I e alla II fascia delle Graduatorie di circolo e di istituto per verificare le reali competenze e l'effettivo fabbisogno delle singole scuole.