Finmeccanica, azienda leader nella produzione di sistemi di difesa e attiva nel settore aerospaziale, partecipata dal ministero del Tesoro che ne possiede il 30% delle azioni, nel 2013 aveva lanciato "1000 giovani per Finmeccanica", ambizioso progetto nato come risposta al concreto problema della mancanza di lavoro a causa dell'elevato tasso di disoccupazione. Il progetto fu presentato attraverso una campagna di lancio molto incisiva, al punto che in soli tre mesi circa 56.000 giovani si presentarono alle selezioni indette dall'azienda stessa, attratti dalla prospettiva di poter accedere a uno dei 1.500 posti di lavoro promessi.

Solo 3.000 dei candidati riuscirono ad accedere alle selezioni, dei quali alla fine delle procedure ne furono assunti solo 850.

Improvvisamente però, nel marzo del 2014, circa un mese dopo la nomina di Mauro Moretti come nuovo amministratore delegato della società, il progetto fu sospeso per essere definitivamente annullato nel dicembre successivo. Questo causò la mancata assunzione di molti dei candidati, pur avendo trasmesso la documentazione necessaria all'assunzione ed essersi sottoposti alle visite mediche di routine. Da parte di Finmeccanica nessuna spiegazione, escluso un breve comunicato diffuso sul sito internet aziendale che annunciava la conclusione dell'iniziativa a causa dei "progetti di riorganizzazione" posti in essere.

Attualmente in fase di preparazione, uno studio legale di Palermo sta organizzando una Class action che ha come obbiettivo quello di far ottenere l'assunzione ai giovani, o in alternativa, un risarcimento danni. Entro la fine del mese di maggio il ricorso sarà inoltrato al tribunale di Roma, con la scadenza, per aderire all'iniziativa, fissata al giorno 22 dello stesso mese.

Gli avvocati Gabriele La Malfa e Francesco Stallone, promotori dell'iniziativa, sostengono che Finmeccanica con la sua condotta non conforme ai più elementari principi di correttezza e buona fede abbia arrecato un grave danno a centinaia di partecipanti, privati della possibilità di poter conseguire un posto di lavoro pur essendo in possesso dei requisiti necessari.