"Ogni anno abbiamo tra i seimila e gli ottomila lavoratori a cui mancano da un mese a tre anni per la pensione" spiega il Presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino, che ha deciso di lanciare un'iniziativa a tutela dei lavoratori disagiati e dei pensionandi rimasti colpiti dalla crisi economica e dall'irrigidimento dei criteri di accesso all'Inps avvenuti con la legge Fornero. "Dobbiamo occuparci soprattutto di loro" spiega il diretto interessato, augurandosi che la sua idea faccia da apripista e possa diffondersi in tutta Italia, visto che il problema evidenziato ha sicuramente assunto una connotazione nazionale.

Secondo alcune indiscrezioni giornalistiche, l'idea potrebbe trovare una propria connotazione operativa già a partire dalla fine dell'anno.

Progetto Chiamparino e pensionamenti anticipati: ecco come potrebbe funzionare il fondo speciale

Dal punto di vista pratico, la proposta della Regione Piemonte prevede di costituire un fondo speciale che prevede la collaborazione dell'istituto di previdenza pubblico e di un consorzio di banche: si tratterà a tutti gli effetti di una sperimentazione che si pone lo scopo di permettere uno scivolo anticipato al pensionamento in grado di intervenire quando risultano esauriti tutti gli altri sostegni di welfare. I soggetti destinatari sono tutti i lavoratori che vivono situazioni di disagio.

In questo modo, in caso di problemi si potrà andare "subito a riposo" beneficiando di un'anticipazione che arriverà da un fondo rotativo. Una volta ottenuta la pensione dell'Inps, lo stesso lavoratore "potrebbe restituire una piccola quota per rialimentare il fondo" anche se "una parte degli anticipi non sarà rimborsata" conclude Chiamparino durante un'intervista tenutasi per il quotidiano "La Repubblica".

Riforma pensioni, proposta ponte alternativa a quota 100: Commissione lavoro richiama a soluzione strutturale

Sulla proposta ponte di Chiamparino la Commissione lavoro alla Camera ha espresso il proprio interesse, ma continua a ritenere migliore una soluzione che possa definirsi realmente strutturale. È quanto ha affermato il Presidente della Commissione lavoro alla Camera Cesare Damiano, specificando come dal Parlamento si preferirebbe avere un meccanismo legato al sistema della quota 100.

L'ultima proposta similare in ordine di tempo è però quella della quota 97, caratterizzata però da un vincolo anagrafico stabilito a 62 anni di età, oltre che dalla necessità di aver accumulato 35 anni di versamenti e di accettare una penalizzazione massima dell'8% sulla mensilità erogata. Purtroppo una simile soluzione non sembra ancora vicina. Sul tema previdenziale si attende infatti che il Governo si dimostri disponibile ad una discussione non solo con la politica, ma anche con le parti sociali. Fino ad ora le numerose aperture manifestate negli scorsi mesi non hanno ancora portato all'apertura di un tavolo di discussione; l'idea della Regione Piemonte potrebbe quindi rappresentare una valida alternativa nel caso la situazione di stallo dovesse continuare a protrarsi anche nei prossimi mesi.

E voi, cosa pensate sulle ultime vicende che stanno caratterizzando il tema della flessibilità previdenziale? Se lo desiderate potete condividere la vostra opinione con gli altri lettori tramite la funzione commenti del sito, mentre per ricevere le ultime novità riguardanti le Pensioni anticipate vi ricordiamo di cliccare il comodo pulsante "segui" che trovate in alto, sopra al titolo dell'articolo.