L'ultimo intervento per quanto concerne il tema della pensione anticipata a 62 anni  è quello del sottosegretario all'Economia e alle Finanze Baretta che fa sapere che il Governo sta lavorando sulle uscite flessibili con penalità a partire dai 62 anni d'età e 35 di contributi.

In una nota Pier Paolo Baretta sposa quanto dichiarato dal Ministro del Lavoro Poletti e da quello dell'Economia Padoan ossia che il ricalcolo delle Pensioni con il sistema contributivo al fine di rendere flessibile l'uscita dal mondo del lavoro potrebbe funzionare unicamente sulle pensioni alte, per la restante parte dei pensionati una proposta di questo tipo si tradurrebbe unicamente in un' erogazione di pensioni anticipate ma con importi a malapena superiori alla pensione sociale.

Una soluzione insostenibile oltreché iniqua ed ingiusta per quanti attendono da tempo risposte sulla flessibilità da parte del Governo Renzi e non ci stanno a percepire un assegno di valore pressoché uguale a quanti non hanno mai versato i contributi previdenziali. Baretta si dice favorevole invece alle proposte di pensione anticipata a partire dai 62 anni d'età con leggere penalizzazioni sull'assegno ultimo.

Prepensionamento flessibile a partire dai 62 anni d'età: ultime dichiarazioni di Baretta

Il sottosegretario difende la struttura della pensione flessibile di cui è co-firmatario insieme a Cesare Damiano e ad una buona parte dei deputati Pd: l'unica soluzione realizzabile anche economicamente è la pensione anticipata a partire da 62 anni d'età per chi ha versato almeno 35 anni di contributi, il contributivo non garantirebbe quella gradualità insita invece nella Quota 97.

La proposta, ormai nota ai più, prevedrebbe l'uscita dal mondo del lavoro a partire da 62 anni con una decurtazione massima pari all'8% sull'assegno pensionistico finale, una penalità che andrebbe a ridursi fino ad azzerarsi al raggiungimento dei 66 anni anagrafici attualmente richiesti dalla Legge Fornero. La decurtazione per poter raggiungere la pensione anticipata potrebbe essere giustamente presente, secondo Baretta, ma non si può parlare in alcun modo di contributivo.

Riuscirà dunque il Governo Renzi a fare chiarezza sulle misure a favore della flessibilità che intende adottare? Sono in molti i lavoratori che attendono fiduciosi di sapere se nella prossima Legge di Stabilità si andrà finalmente verso quel prepensionamento flessibile a lungo richiesto e quali saranno le modalità per potervi accedere.