Per il presidente dell'Inps, Tito Boeri, questo è stato un periodo di duro lavoro. Da quanto è diventato presidente del più importante Istituto di Previdenza in Italia, l'economista ha dovuto fare gli straordinari al fine di poter modificare la legge Fornero. Infatti, grazie a Boeri è stato approvata la cosiddetta 'busta arancione', un'operazione di trasparenza che ha riscontrato molti pareri positivi. Poco successo sembra invece avere la proposta relativa all'abbassamento dell'età pensionabile degli ultimi giorni: il ricalcolo contributivo degli assegni pensionistici, cioè una sorta di contributo di solidarietà.

Poletti non è affatto d'accordo con il sistema del ricalcolo contributivo proposto da Boeri

Questa ipotesi è diventata il 'pomo della discordia' in seno al dibattito sulla riforma delle Pensioni. Proprio Giuliano Poletti, ministro del Lavoro, ha fatto intendere di non essere affatto d'accordo con questo sistema di flessibilità dato che l'eventuale applicazione di questo progetto provocherebbe un abbassamento considerevole dell'importo sui trattamenti pensionistici provocando un probabile aumento di povertà nel nostro Paese. Infatti, i calcoli fatti dai tecnici del Ministero dell'Economia e dello stesso ministero del Lavoro portano a credere che il ricalcolo contributivo abbasserebbe gli assegni fino a renderli simili alle pensioni sociali.

Poletti: 'Prima di modificare la legge Fornero avviare un confronto con l'Europa'

Lo stesso Poletti ha ribadito, più volte, che prima di avviare un progetto di riforma flessibile è necessario avere un confronto con l'Unione Europea in considerazione del fatto che una modifica strutturale della legge Fornero potrebbe provocare un aggravio delle spese per le casse dello Stato dopo che la stessa legge, attualmente in vigore, ha dato la possibilità di 'mettere da parte' un bel po' di denaro pubblico.

Tornando sulla questione del ricalcolo contributivo, il ministro del welfare, durante la trasmissione diMartedì su La7 ha sfoderato la 'spada' tuonando contro il presidente Inps: 'Niente ricalcolo contributivo. I diritti acquisiti non si toccano'.