"Siamo a conoscenza delle proposte a cui sta lavorando la Commissione lavoro e il nostro obiettivo è di arrivare ad una proposta strutturale entro l'estate" spiega il Ministro del lavoro attualmente in carico, specificando che al riguardo di tale misura, si pensa di "poterla inserire all'interno del veicolo della legge di stabilità". Con le dichiarazioni rilasciate nel corso della settimana Giuliano Poletti fa quindi il punto della situazione, evidenziando la linea programmatica del Governo riguardo la questione della flessibilità nell'accesso all'Inps.
L'apertura arriva in un momento delicato, perché dopo la recente decisione della Consulta sullo stop alle rivalutazioni per le Pensioni più alte di 1500 €, sarà necessario reperire nuove risorse per ovviare all'infelice decisione presa con la riforma Fornero. D'altra parte, è lo stesso Ministro a sottolineare come "non si può agire solo per risparmiare".
Riforma pensioni: le proposte di modifica e prepensionamento dal dossier Inps alla Commissione lavoro
Stante la situazione, gli spunti all'azione risultano molteplici: nel corso degli ultimi mesi si sono moltiplicate infatti le ipotesi di flessibilità riguardo la creazione di un provvedimento universale di pensionamento anticipato. Nella già citata Commissione lavoro alla Camera si è parlato di flessibilizzare la quiescenza tramite il sistema delle quote, in particolare con la quota 97 (che dovrebbe prevedere il requisito anagrafico dei 62 anni e i 35 di versamenti), mentre per i lavoratori precoci si è pensato anche al pensionamento con l'accumulo di 41 anni di contribuzione.
Dall'Inps sembrerebbe invece in arrivo un dossier sul possibile pensionamento con il ricalcolo della mensilità tramite il sistema contributivo, mentre per gli over 55enni (che risultano ancora troppo lontani dalla pensione) sarebbe allo studio l'introduzione di un reddito di sostegno, basato sull'Isee familiare. Su tutte queste misure pende però la prova dei conti, perché la vera sfida è fare in modo che le eventuali azioni di welfare possano passare indenni il controllo dei tecnici del Mef e di conseguenza delle successive verifiche di Bruxelles.
Partita l'operazione busta arancione, si attendono i primi riscontri da parte dei lavoratori
Nel frattempo è partita anche l'operazione trasparenza fortemente voluta dal Presidente Inps Tito Boeri, conosciuta anche come "busta arancione" o "la mia pensione": a partire dalla giornata di ieri l'istituto di previdenza pubblico permette di effettuare delle simulazioni su quale sarà l'importo del futuro vitalizio, basandosi su diversi scenari di carriera, ma anche su fattori come la continuità lavorativa e l'effettiva età di pensionamento.
La misura è stata pensata per offrire maggiore consapevolezza nella popolazione su quale sarà l'effettivo sostegno offerto dall'Inps durante la vecchiaia, in modo da poter prendere delle adeguate contromisure (come la sottoscrizione di un piano pensionistico privato di supporto) nei casi in cui l'assegno pubblico dovesse risultare insufficiente.
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