"Passata la festa, gabbato lo santo" dice un vecchio proverbio, noi potremmo attualizzarlo e parafrasarlo così "passata l'euforia del momento, ci si dimentica del fatto reale". Sì è proprio così, dopo le parole rassicuranti del premier Renzi sui rimborsi pensionistici dovuti, come ha sentenziato la Consulta qualche giorno fa, siamo stati accattivati dalle sue parole suadenti e nel contempo distolti dalvalore dei rimborsi che verranno concessi ai pensionati, anziché pensare che gli stessi saranno molto al di sotto di quanto spettante realmente. Difatti la somma oscillante tra i 750 euro e i 278, a cui aggiungere, in vero, dal mese di settembre la reindicizzazione delle pensioni che potrà variare dai 180 ai 60 euro annui, è molto inferiore rispetto a quanto realmente spetterebbe.
Inoltre ricordiamo che le Pensioni superiori a 6 volte il trattamento minimo Inps saranno esclusi dal beneficio del "bonus Poletti".
Rimborsi molto al di sotto del valore reale, lo dice l'Ufficio Parlamentare di Bilancio e sindacati insoddisfatti
I rimborsi, infatti, secondo uno studio realizzato dall'Ufficio Parlamentare di Bilancio, avranno un valore reale che oscilla tra il 20% ed il 5% del dovuto. Veramente il "minimo sindacale".Sempre secondo la stima fatta dai tecnici ragionieri parlamentari il rimborso di 750 euro non si avvicina minimamente al dovuto. Difatti secondo i loro calcoli un pensionato con 1750 euro di pensione lorda mensile, avrebbe dovuto percepire la "modica" somma di 4230 euro, per il periodo intercorrente dal gennaio 2012 al 2015 e invece il provvedimento governativo ne prevede solo 750!Il decreto restituisce in media solo 1/6 degli importi complessivamente dovuti.
Un bel guadagno...per lo Stato! Se poi si pensa che l'una tantum di agosto sarà l'unico rimborso, si può capire meglio come sia stato "gabbato lo santo".
Si comprende oggi, a conti fatti,il perché le organizzazioni sindacali dei pensionati, Cisl in testa, si siano dichiarati insoddisfatti delle decisioni governative. La Cisl,per bocca del segretario confederale Maurizio Petruccioli ritieneche la risposta del governo alla sentenza dell'Alta Corte sia del tutto "insufficiente", mentre Domenico Proietti della Uil afferma che "La sentenza dellaConsulta non sia stata rispettata".
E meno male che il ministro dell'Economia Padoan ci ha consolato preannunciando che il tema della pensione anticipata sarà affrontato con la nuova finanziaria.
Continua quindi lo scontro tra governo e sindacati su più fronti. Noi ne seguiremo lo sviluppo e vi terremo aggiornati. Voi intanto cliccate "segui" in alto sopra al titolo