La riforma delle Pensioni che gode di maggiore credibilità e che è allo studio del governo, pare debba essere proprio quella proposta da Cesare Damiano che prevede la la flessibilità dell'età di accesso alla pensione a 62 anni con 35 di contributi ma con delle decurtazioni sull'assegno e cioè una penalizzazione del 2% per ogni anno mancante al raggiungimento del sessantaseiesimo. Lo stesso Damiano si augura convergenza sulla sua proposta, che è attualmente all'esame della Commissione lavoro della Camera.

Matteo Salvini si schiera dalla parte di Damiano, pur di vedere modificata la legge Fornero sulle pensioni

Un primo sì, ed anche "pesante" alla proposta Damiano sulla flessibilità, è arrivato dal leader della Lega Nord Matteo Salvini il quale vedrebbe di buon occhio una riforma che consentirebbe di godere dei benefici pensionistici a partire dai 62 anni d'età, con 35 di contributi versati.

Il leader della Lega condivide l'ipotesi di Cesare Damiano avendo l'obbiettivo, mai celato, della cancellazione della Legge Fornero.

Incontri decisivi per far approvare la proposta Damiano sul pensionamento a 62 anni con 35 di contributi

Siamo solo all'inizio di una battaglia politico-economica che vede diversi attori in campo. Poletti, Padoan, Boeri, Damiano. Tutti direttamente interessati alla partita, chi per le ricadute sociali, chi per quelle economiche. Una delle questioni che di sicuro condiziona, la scelta sulla quale si è acceso il dibattito di questi giorni, è proprio la percentuale di penalizzazione che dovrebbe essere applicata. Probabilmente proprio per sciogliere tale nodo, Cesare Damiano, in qualità di presidente della Commissione lavoro, ha annunciato che la prossima settimana a partire dal 3 giugno si terranno le audizioni prima del Ministro Poletti e, a seguire del Presidente dell'Inps, Tito Boeri e delle parti sociali.

Oltre alla flessibilità in uscita, sul tavolo del governo c'è l'annoso e mai risolto problema degli esodati. Questione sostenuta da diversi partiti politici, dalla sinistra dem alla Lega di Salvini, da Sel al M5S. Da parte di quest'ultimo movimento, è' stata depositata in Commissione Lavoro alla Camera dei Deputati un'interrogazione al Ministro Giuliano Poletti, nella quale si chiede se il governo intenda adottare un'iniziativa di salvaguardia a tutela dei soggetti ancora esclusi dalle precedenti normative, ma solo dopo aver effettuato un'indagine conoscitiva per l'individuazione esatta dei soggetti potenzialmente interessati. Seguiteci, vi terremo come sempre aggiornati. Voi intanto cliccate "segui" in alto sopra al titolo.