All'indomani dell'approvazione del disegno di legge per la riforma della Pubblica Amministrazione, giunge una nota da parte del sindacato Cgil: 'La staffetta generazionale è solamente un bluff dato che lo Stato non ci metterà neanche un euro'. Il provvedimento, così come riportato sul sito pensionioggi.it, ora passa alla Camera che dovrà definitivamente approvare la norma. Essa prevede, nel dettaglio, il ricambio di personale negli enti pubblici con la proposta nei confronti dei lavoratori prossimi alla pensione di effettuare il part-time con stipendio ridotto allo scopo di favorire nuovi impieghi, in questo periodo in cui la disoccupazione giovanile ha raggiunto livelli altissimi.

I lavoratori che sceglieranno il part-time dovranno rinunciare alla metà dello stipendio e versare i contributi all'Inps

La proposta prevede che, i pensionandi che sceglieranno il part-time, dovranno rinunciare alla metà dello stipendio e, allo stesso tempo, continuare a versare i contributi all'Inps per non avere decurtata anche la pensione. Alla stessa stregua di quanto avviene nel settore privato. Così, i soldi che lo Stato risparmierà sulle retribuzioni andranno a finanziare le nuove assunzioni senza oneri a carico delle amministrazioni pubbliche.

Anche Cesare Damiano è convinto che questo provvedimento è poco appetibile e deve essere cambiato

'I prossimi quattro anni sono previste 128mila uscite dal lavoro con l'entrata di 70mila nuovi assunti. È di fatto un nuovo taglio di lavoratori. Dov'è la staffetta generazionale? Inoltre, a finanziare questo ricambio, saranno i lavoratori stessi che dovranno pagare i propri contributi per transitare al part-time', evidenzia la Cgil. Anche tra gli esponenti della maggioranza arrivano forti critiche, secondo quanto messo in evidenza dal sito internet pensionioggi.it. Lo stesso Damiano, presidente della commissione Lavoro alla Camera, è convinto che questo eventuale provvedimento sarà poco appetibile e dovrà essere cambiato: 'la differenza sulla contribuzione previdenziale deve essere a carica dello Stato proprio per favorire questa decisione da parte dei lavoratori, la quale dovrà restare su base volontaria'.