Dopo diverso tempo di silenzio mediatico in questa settimana è scoppiato anche sui media nazionali il tema della riforma Pensioni, tanto che nella serata di ieri il Premier Matteo Renzi ha parlato a Porta a Porta, nello stesso momento in cui il presidente dell'INPS Tito Boeri parlava su La7 all'interno della trasmissione DiMartedì. Il clamore mediatico è nato dopo la sentenza della consulta che ha convinto il governo ad un rimborso per le Pensioni di circa quattro milioni di italiani (pur con alcuni paletti come evitare il rimborso per le pensioni superiori ai 3.000 euro lordi).

Boeri e la Riforma Pensioni INPS: apertura alla pensione anticipata e contributivo

Per quanto riguarda la riforma delle pensioni, il presidente dell'INPS Tito Boeri ha parlato su La7 senza peli sulla lingua, attaccando come già fatto in passato i vitalizi e le pensioni troppo elevate rispetto ai contributi versati: "Una persona acquisisce il diritto ad avere una pensione versando i contributi durante tutta la vita lavorativa. Se ci sono persone che hanno versato pochi contributi e poi hanno pensioni altissime, non li chiamerei diritti acquisiti". Nell'arco della intervista che può anche esser rivista sul sito di LA7, Boeri ha poi rilanciato ancora una volta la richiesta al governo di passare al contributivo e ha ribadito di concordare con Renzi sull'esigenza di una maggior flessibilità in uscita con delle modifiche da effettuare alla legge Fornero.

Rimborso pensioni e riforma: ultime news, Renzi apre a quota 97

Matteo Renzi a Porta a Porta ha spiegato nuovamente la misura adottata per il rimborso delle Pensioni che prevede 500 euro in busta paga il 1 agosto 2015, senza necessità di farne richiesta. Confermata anche l esclusione per le pensioni superiori a 3.000 euro, visto che "non ha senso prendere 18 miliardi per darli a chi sta bene.

Abbiamo risolto un problema nel giro di 15 giorni e abbiamo recuperato credibilità in Europa". Renzi non si è fermato soltanto ai rimborsi, ma ha finalmente parlato anche della necessita di una Riforma Pensioni che permetta all'INPS di consentire una maggior flessibilità in uscita. La ricetta del Governo è chiara: "Liberiamo dalla Fornero quella parte di popolazione che accettando una piccola riduzione può andare in pensione con un po' più di flessibilità.

L'Inps deve dare a tutti la libertà di scelta". Una grossa apertura quindi verso le proposte fino ad ora ignorate, come la quota 97 di Cesare Damiano di cui molto abbiamo scritto e che prevede proprio un uscita anticipata (da 62 anni e 35 di contributi) in cambio di una penalizzazione dell'assegno pensionistico fino ad un max dell'8%. Che questa sia la volta buona? Renzi ora deve dimostrare di essere un buon Premier e far seguire alle parole da "campagna elettorale" in vista delle regionali anche i fatti. Noi attendiamo fiduciosi e voi? Per esser aggiornati nei prossimi giorni cliccate segui in alto.