Vivi più che mai i dibattiti intorno al tema riforma Pensioni ed in particolare le diatribe più infuocate riguardano le questioni: rimborsi pensioni, opzione donna e quota 100, vediamo il punto della situazione ad oggi 13 maggio 2015.

Rimborsi pensioni, Damiano e Renzi: ok a rimborsi per fasce di reddito, serve più tempo per decidere

Per quanto concerne i rimborsi delle pensioni le ultime dichiarazioni riguardanti la decisione della Consulta sono quelle di Renzi e Damiano. Il primo sostiene che sebbene la Corte Costituzionale abbia segnalato come illegittimo il blocco dell'indicizzazione nel biennio 2012-2013, non vi siano indicazioni sui tempi in cui il Governo sia tenuto a restituire il 'maltolto ai pensionati'.

Il premier specifica che la sentenza della Consulta non dice 'bisogna pagare domani tutto', dunque l'esecutivo si prenderà del tempo per valutare e per non commettere errori. Effettivamente la richiesta di agire con prudenza, per evitare gli errori già commessi in precedenza, giunge anche da Damiano che chiede al Governo di confrontarsi immediatamente con le parti sociali affinché la restituzione degli arretrati, non precluda provvedimenti a favore della flessibilità e della pensione anticipata, ricordiamo che tra le misure al vaglio restano ancora quota 100 e la proroga dell'opzione donna.

Quota 100 pensioni, Damiano insiste: Il Governo non si dimentichi delle misure a favore della pensione anticipata

Nessuna certezza sul programma di restituzione degli arretrati per ora i tecnici del Mef, la Ragioneria di Stato e l'Inps stanno unicamente lavorando ad ipotesi, lo stesso Damiano ricorda il suo operato realizzato ai tempi del Governo Prodi, per indicare la strada maestra al Governo.

La soluzione, sostiene il Presidente della Commissione Lavoro, dovrebbe essere equa e coerente con la sentenza senza però oscurare le misure a favore della flessibilità. Si potrebbe dunque, per risparmiare denari e rendere il meccanismo dei rimborsi sostenibile con i conti pubblici, pensare ad un rimborso per fasce di reddito, che escludendo, ad esempio, le fasce più alte dalla restituzione degli arretrati permetta al Governo di avere risorse per revisionare la legge Fornero attualmente insostenibile.

In attesa di capire cosa deciderà l'esecutivo vi sono anche le lavoratrici, che attendono di comprendere se la cosiddetta opzione donna avrà un estensione o meno.

Opzione donna, presentato il ddl 1848: proroga della pensione anticipata a 57 anni fino al 2018?

Nei giorni scorsi è stato depositato il ddl 1848 dalla Lega che chiede l'estensione dell'opzione donna fino al 2018, l'obiettivo sarebbe quello di tutelare le lavoratrici affinché possano scegliere liberamente se lasciare il lavoro a 57 anni e 3 mesi se dipendenti e 58 e 3 mesi se autonome con un assegno calcolato interamente con metodo contributivo o se restare, circa 9 anni in più al lavoro, per raggiungere gli attuali requisiti della Legge Fornero e la quiescenza piena.

I cittadini dopo la decisione della Consulta sono timorosi: la proroga dell' opzione donna, la pensione anticipata col sistema delle quote (100/41/97) dovranno cedere il passo al rimborso delle pensioni o il Governo Renzi riuscirà ad optare una soluzione che accontenti pensionati e pensionandi?