La frase pronunciata ieri da Matteo Renzi ai dipendenti dell'Alitalia ('Allacciatevi le cinture perchè stiamo decollando davvero') è stata subito oggetto di commenti ironici da parte del personale della Scuola, alla luce di quanto accaduto negli ultimi giorni, sia sul fronte politico, che su quello della riforma in discussione al Senato.
Il Presidente del Consiglio se l'è presa anche con chi passa il proprio tempo a lamentarsi, ribadendo che non è questo il momento di rallentare o addirittura di fermarsi: anzi, bisogna recuperare il tempo perduto, perchè davanti a noi, dice Renzi, ci sono 'due Italie: una è quella del pianto e del rimpianto; l'altra è quella che, invece, sta provando a costruire una pagina nuova'.

Ultime Riforma Scuola, Renzi e la minoranza di sinistra: il confronto politico

Un aspetto importante sarà quello legato ai rapporti tra Renzi e la sinistra: se da un lato c'è la parte più estremista che cerca di destabilizzare il potere del Presidente del Consiglio, dall'altro c'è il fronte che possiamo ribattezzare più 'leale', quello che per intenderci ha votato sì alla fiducia del governo nella legge elettorale 'Italicum'. 
Renzi, d'altronde, ha ribadito come la riforma della scuola abbia portato molte polemiche ma anche tante cose che sono state chieste dai docenti e bisogna tenerne conto. Ecco perchè il premier sembra intenzionato ad aprire qualche piccolo spiraglio nel muro innalzato di fronte alle colonne portanti della Buona Scuola, quelle riguardanti i super poteri dei presidi e i premi da conferire agli insegnanti più meritevoli. Quali potrebbero essere questi spiragli? 

DDL Scuola, presidi e valutazione docenti: ecco le novità

Secondo quanto riportato dall'autorevole fonte del 'Sole24ore', un'ipotesi al vaglio del governo è quella rappresentata dalla durata dell'incarico di ciascun preside: i tre anni del contratto potrebbero diventare al massimo sei (in caso di conferma), al termine dei quali i dirigenti scolastici saranno soggetti a rotazione, lasciando quindi la guida di quel determinato Istituto. A tal proposito è già pronto un emendamento che prevede tale disposizione: lo scopo sarebbe quello di evitare che un preside possa 'dettare legge' in Istituto per un periodo giudicato troppo lungo. 
La seconda possibilità di apertura del governo riguarda la composizione del collegio di valutazione che affiancherà il preside nella valutazione degli insegnanti: l'esecutivo verrebbe incontro alle richieste dei sindacati, quelle di togliere i rappresentanti dei genitori e degli studenti dal comitato di valutazione.