La riforma Scuola presente nel DDL renziano della discordia non sarebbe dovuta passare al Senato grazie alla fiducia. Da tempo si urla ad alcuni elementi di incostituzionalità del provvedimento, e Parlamento e opposizione avevano giustamente il diritto di dire la loro e adempiere al loro ruolo. Ma quali sono questi elementi di dubbia costituzionalità? Un articolo de Il Fatto Quotidiano li ha chiaramente esposti.

Gli elementi di incostituzionalità del DDL scuola 2015

1. Alternanza scuola-lavoro

La riforma prevede che uno studente abbia l'obbligo di effettuare esperienze lavorative per circa 400 ore (nel triennio dei licei solo 200).

Questo andrebbe in contrasto con quello che è il diritto allo studio e ad una valutazione che si riferisca al percorso scolastico e non alle attività extra-scolastiche.

La soluzione? Rendere le esperienze di lavoro volontarie e non includerle nella valutazione.

2. Ruolo del dirigente scolastico

Il potere dato al dirigente scolastico dalla riforma del Ddl scuola è uno dei punti più discussi e contestati dai docenti. In particolare, non va giù la questione della chiamata diretta e il potere di decidere l'organico. Il ruolo del dirigente sarà di proporre incarichi, valutare candidature e assumere docenti anche in classi di concorso diverse da quelle per cui hanno l'abilitazione. Il sospetto che si possa andare contro i principi fondamentali della Costituzione, come quello del diritto al lavoro e dell'uguaglianza, prende quasi la forma di certezza.

3. Valutazione e premi agli insegnanti

E poi arriviamo anche alla libertà di insegnamento. Dove andrà a finire, se è il dirigente a scegliere chi deve insegnare? Il docente non verrà sottoposto ad una forma di pressione psicologica che lo spinge a sottostare alla volontà di chi lo assume e lo deve valutare? E che dire del bonus?

Come può un docente svolgere serenamente il proprio ruolo quando sa di dover essere giudicato meritevole o meno di un premio in denaro anche dai propri studenti e dalle loro famiglie?

4. Finanziamenti

L'autonomia finanziaria della scuola è in altro capitolo preoccupante. La Costituzione stabilisce la parità fra scuola e scuola.

Ma come può esserci questa, se alcune vengono finanziate dall'esterno e altre no? Si creeranno per forza maggiore scuole di serie A e scuole di serie B. Anche i finanziamenti alle scuole private violano la Costituzione, per l'esattezza l'articolo 33 che stabilisce che enti e privati hanno il diritto di istituire scuole e istituti di educazione, senza oneri per lo Stato. Resta aggiornato sull'argomento scuola, cliccando il tasto Segui in alto.