'In merito al dibattito sulle Pensioni in corso nel nostro Paese va chiarito un punto di importanza decisivo: sembra quasi che siano i pensionati ad avere la responsabilità del fatto che i giovani siano senza lavoro. In realtà è completamente l'opposto, i nonni sono spessissimo il vero welfare italiano, danno ai figli il sostegno che lo Stato non riesce a dare': queste le parole pronunciate dal presidente della Camera Boldrini (e riportate dall'agenzia di stampa Agi) a margine dell'avvio del dibattito in Aula riferito alla conversione in legge del decreto pensioni sui rimborsi.
Il testo è approdato a Montecitorio in seguito all'ok giunto dalle Commissioni Bilancio e Lavoro che hanno comunque stabilito un asset di enti che dovranno intervenire nel caso in cui i piani finanziari esplicitati nel provvedimento dovessero prendere vie o diramazioni differenti. Il decreto dovrà poi andare al Senato in seconda lettura, con l'iter di approvazione che per legge dovrà concludersi entro e non oltre il 20 luglio. Sempre ieri in Commissione Lavoro è ripreso il dibattito sul DDL Damiano, con l'ex ministro che insieme agli altri membri sta cercando di costruire un sistema alternativo a quello disegnato dalla Legge Fornero. La riforma della pensione anticipata che ha in mente Damiano è la stessa che vuole Renzi?
Ad oggi è difficile rispondere, non solo sul volere di Renzi ma anche su quelle che sono le reali intenzioni del ministro Poletti, che ieri è stato raggiunto da una telefonata fatta proprio dal presidente Boldrini.
Novità pensione anticipata Renzi e Legge Fornero, si cerca una via condivisa: Poletti ascolta i sindacati, potere ai ministeri
Nella giornata di ieri il testo sul decreto rimborsi è dunque approdato in Aula, il tutto grazie al si arrivato dalle Commissioni Bilancio e Camera che hanno anche confermato Anna Giacobbe del PD quale relatrice. Ad aver scandito il si dei due organi il presidente della Commissione Bilancio Francesco Boccia: 'D'accordo con il ministero del Lavoro e con il ministero dell'Economia e delle Finanze è stata indicata la strada maestra per garantire le coperture finanziarie del provvedimento, sia oggi che domani'. Sempre Boccia ha dichiarato che i controlli generali spetteranno al ministero presieduto da Giuliano Poletti, con il MEF di Padoan chiamato ad intervenire solo in caso di grossi scostamenti dalle stime iniziali: 'In caso si verifichino dei problemi, il Ministero dell'Economia dovrà rideterminare gli obiettivi di risparmio, nella misura necessaria alla copertura dell'eventuale maggior onere risultante dal monitoraggio'. Sempre ieri in Commissione Lavoro è ripreso l'esame del DDL 857 di Damiano che mira a riformare l'istituto della pensione anticipata nella speranza che il programma possa coincidere con i desideri di Renzi e del governo. In Commissione hanno le idee chiare: il piano è quello di redigere una proposta unica che possa poi essere calendarizzata per il dibattito e giungere così in Aula.E Mentre a Palazzo Chigi si discuteva del decreto rimborsi, fuori, nelle strade di Roma, si assisteva ad alcuni presidi organizzati dai sindacati che al termine della manifestazione hanno incontrato il presidente Boldrini. Le confederazioni che rappresentano le istanze dei lavoratori hanno in particolare chiesto un provvedimento più equo che incrementi la platea di beneficiari del bonus una tantum studiato da Renzi, richieste che la Boldrini ha immediatamente trasmesso al ministro Poletti. Con un Boeri sempre più protagonista e un Damiano più combattivo che mai, Giuliano Poletti appare in effetti relegato ai margini del dibattito. Non si comprende se per scelta, disinteresse o mancanza di idee. Francamente ci si sarebbe aspettato molto di più da un uomo cresciuto politicamente nel Partito Comunista. Ma questa è un'altra storia. Adesso bisogna trovare una proposta organica e farla arrivare in Parlamento. La Legge di Stabilità non è poi così lontana.