"Il Ministro del lavoro Giuliano Poletti ha convocato per il 15 giugno prossimo alle ore 11 Cgil, Cisl e Uil. I sindacati avevano chiesto da tempo un incontro al Ministro per riaprire un tavolo di confronto sulla condizione dei pensionati". Ad affermarlo è una nota della Cgil pubblicata sul portale Spi, con la quale si anticipa l'importante incontro di confronto che si terrà nella giornata di domani: la riunione si prospetta intensa, sia perché le questioni sul tavolo sono al centro dell'attuale dibattito politico, sia perché la distanza sui nodi da sciogliere sembrano restare importanti.

Nel dossier della previdenza sono due i principali capitoli di discussione: il primo è quello della flessibilità pensionistica, da realizzare tramite la creazione di nuovi strumenti di pensionamento anticipato. Il secondo punto è quello dei rimborsi Istat, che il Governo ha inteso regolare tramite il cosiddetto bonus Pensioni, ma che i principali sindacati considerano insufficiente.

Riforma pensioni, sindacati contrari al ricalcolo contributivo: le ultime dichiarazioni in arrivo dalla Cisl

"Con la prossima legge di stabilità, il Governo e le parti sociali devono indicare soluzioni adeguate, attivando con una nuova normativa strumenti combinati come la flessibilità in uscita": proprio in merito a questo presupposto "la Cisl ritiene che non ci si possa fermare di fronte alla necessità di trovare le necessarie coperture economiche e che la proposta di accesso al pensionamento anticipato non possa riguardare solo chi accetta il ricalcolo contributivo".

Resta quindi fermamente contraria la posizione del sindacato, allineatosi con quanto già espresso da Cgil e Uil. Le parti sociali hanno criticato fortemente le proposte fatte dal Presidente Inps Tito Boeri in Parlamento nel corso della settimana, che prevedevano di mettere da parte le pensioni anticipate con il sistema delle quote in favore di un ricalcolo completamente contributivo delle mensilità previdenziali, sulla falsariga di quanto avviene già per l'opzione donna.

Proposte pensioni: Cgil chiede di riparare alle ingiustizie createsi con la legge Fornero

Sulla questione della flessibilità previdenziale promette battaglia anche la Cgil: "si tratta di porre rimedio a una delle leggi più ingiuste e sbagliate che si ricordino" spiega la sindacalista Vera Lamonica, evidenziando come tutto questo si possa realizzare "attraverso l'uso di una parte delle immense risorse da essa sottratte alla previdenza: 300 miliardi entro il 2060".

Proprio per questo motivo, non sarebbe ipotizzabile effettuare l'ennesimo intervento sul comparto della previdenza, aggiungendo delle nuove penalizzazioni a quelle che risultano già in essere.

Come da nostra abitudine restiamo a vostra disposizione nel caso vogliate condividere con gli altri utenti la vostra opinione al riguardo della riforma previdenziale, mentre per ricevere tutte le ultime news sulle pensioni vi ricordiamo di cliccare il comodo pulsante "segui" che vedete in alto, sopra al titolo.