"Dobbiamo trovare un equilibrio tra la maggiore flessibilità e la compatibilità di finanza pubblica. Non vogliamo scaricare altri pesi sulle future generazioni e non possiamo costruire altro debito". Sono le dichiarazioni rilasciate dal Ministro del lavoro Giuliano Poletti nella giornata di oggi, mentre era presente alla conferenza organizzata dalla Covip per la presentazione annuale dei dari riguardanti la previdenza integrativa. Ma di fatto, le affermazione del membro dell'esecutivo rappresentano una prima risposta a quanto dichiarato ieri dal Presidente dell'Inps Tito Boeri, durante la propria audizione presso la Camera dei Deputati.

L'economista ha illustrati i costi potenziali delle opzioni su cui sta lavorando il Parlamento per garantire la flessibilità previdenziale, attraverso i cosiddetti meccanismi di pensionamento anticipato con il sistema delle quote. Nella pratica si tratta di aprire ai prepensionamenti attraverso l'unione dell'età anagrafica con gli anni di contributi versati, un sistema che però rischierebbe di costare dagli 8 ai 10 miliardi di euro a seconda delle condizioni offerte ai lavoratori.

Riforma della previdenza, il Governo aprirà il tema durante la prossima legge di stabilità

Stante la situazione, resta comunque confermata l'ipotesi di un'apertura alla flessibilità in relazione agli attuali criteri di pensionamento, considerati troppo rigidi per far fronte alle necessità dei lavoratori così come di chi è rimasto senza lavoro.

Sul piatto non vi è solo il problema dei disoccupati in età avanzata che risultano troppo anziani per potersi reinserire e troppo giovani per accedere all'Inps secondo le attuali regole di pensionamento. Anche i giovani stanno scontando delle grosse difficoltà ad entrare nel mondo produttivo, con un tasso di disoccupazione che per loro si è ormai stabilizzato oltre il 40%.

Occorre rimettere in moto il turn over, calibrando con attenzione il costo della riforma e cercando un compromesso tra le esigenze di welfare e quelle di controllo del bilancio. Sulla questione il Ministro Poletti ha sottolineato anche come si attenda che le imprese facciano la propria parte, visto che in passato hanno manifestato più volte la volontà di agire per facilitare il processo di ricambio generazionale.

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