La flessibilità in uscita sarà ancora possibile nonostante il monito dell'Ue? Secondo Tiziano Treu intervistato da il Sussidiario.net gli unici modi per conciliare i conti pubblici e la flessibilità in uscita sono la concessione di misure quali: prestito pensionistico, opzione donna e staffetta generazionale, ogni altra ipotesi, il riferimento va al ddl 857 di Damiano, sarebbe dannosa per i conti Inps e attualmente non sostenibile.

Flessibilità in uscita, ultime novità da Treu: prestito pensionistico, opzione donne e staffetta uniche soluzioni

Nell'intervista il giornalista Pietro Vernizzi riesce a sviscerare dettagliatamente il parere di Tiziano Treu, attualmente componente del Cnel, sulle potenziali modifiche alla Riforma Fornero e sulle ipotesi di flessibilità attualmente al vaglio del Governo.

Per l'ex ministro del Lavoro l'uscita anticipata sarebbe possibile solamente a patto che i lavoratori accettino di percepire un assegno più basso del 25% -30%.

Nel corso dell'intervista Treu si dice contrario al ddl 857 di Damiano in quanto peserebbe sul gettito per 8-9 miliardi, a suo avviso la pensione anticipata presuppone necessariamente un taglio dell'assegno. Chi, parafrasiamo le sue parole, si ritira prima dal lavoro, prenderà l'assegno per più tempo ed è giusto quindi che lo percepisca in misura ridotta. Treu fa presente inoltre, facendo un parallelismo con la Francia, che in alcuni paesi la flessibilità è stata adottata prevedendo una penale pari al 5% per ogni anno di anticipo sulla pensione.

Il contributivo è inevitabile, prosegue l'ex commissario straordinario dell'Inps, perché in caso contrario si rischierebbe di regalare qualcosa a qualcuno, la pensione dovrà essere calcolata in base ai contributi versati. Chi si ritira prima, dovrà dunque percepire meno.

Certo che questa frase potrebbe sembrare beffarda se si considerano le Pensioni d'oro percepite da alcuni politici o ex manager che hanno avuto accesso ad una pensione da 'nababbi' dopo pochi anni di lavoro e senza dover fare i conti col ricalcolo contributivo.

A tal proposito vi consigliamo la lettura dell' interessante articolo scritto dal nostro collega Davide Marciano.

Ultimissime al 24/6 da Treu sulla flessibilità in uscita: il Governo che fa?

Tornando all'intervista, Treu si dice invece favorevole all'approvazione di misure che prevedono una sorta di 'sacrificio' da parte del lavoratore che vorrà accedere prima alla pensione.

Ok dunque al prestito pensionistico, all'estensione dell' opzione donna e alla possibilità di concederla anche agli uomini. Secondo l'ex Ministro del lavoro anche la staffetta generazionale, che consente di inserire nel mondo del lavoro un giovane mettendo a 'part time 'un lavoratore anziano, potrebbe funzionare.

Cosa deciderà di fare il Governo Renzi nella prossima Legge di Stabilità è presto per dirlo, certo è che questa dichiarazione aggiunta a quelle recenti di Boeri, Zanetti, Pisauro, Draghi non rincuorano i lavoratori essendo tutte più o meno concordi sul fatto di poter concedere la flessibilità solo con assegno ridotto. Cosa ne pensate delle ultime dichiarazioni di Treu?