91 mila euro dipensione d’oro, 107 volte il minimo - In molti, soprattutto coloro i qualicercano quotidianamente notiziesulla riforma pensioni 2015, nonpotranno far altro che indignarsi dal leggere di fatti come questi ma, nell’Italiadegli esodati e dei lavoratori precoci tenuti al lavoro perpiù di 40 anni, c’è anche chi gode di trattamenti spropositati. La denunciaarriva da Gian Antonio Stella in un articolo su Il Corriere della Sera dello scorso 15 giugno. Mauro Sentinelli, exdirigente della Tim, percepisce una pensionedi 91 mila euro lordi al mese:almeno 54 mila euro in più, secondo il noto giornalista del quotidiano di viaSolverino, rispetto a quanto riceverebbe se il suo assegno fosse commisurato aicontributi versati.
Ovviamente non si deve criminalizzare Sentinelli che, cometanti altri (relativamente pochi) fortunati, gode di un trattamentoperfettamente in regola rispetto a quanto prevede la legge e non sta rubandonulla. Inoltre, il nostro paga la bellezza di 14.536 euro di contributo disolidarietà, che non è di certo poco in termini percentuali rispetto a quantoalla fine incassa effettivamente. La colpa, è evidente, è della politica che daanni utilizza casi limite come questo per promettere manovre che poi non famai.
I diritti acquisitinon valgono mai per tutti, per esodati e precoci solo promesse di riformapensioni
Tralasciando il caso limite visto poc’anzi, sono anni che ipolitici promettono tagli alle Pensionid’oro.
Lo stesso Renzi, quandogirava ancora in camper e si faceva chiamare “rottamatore”, si affannava agiurare di intervenire in tal senso. TitoBoeri, appena divenuto presidente Inps,ha annunciato la proposta di un contributodi equità sugli assegni più alti che, improvvisamente, ha abbassato lasoglia a 3 mila euro lordi: non è un caso che c’è chi spera che tale idea nonabbia seguito, altrimenti si finisce ancora una volta per andare a toccare ilceto medio con la scusa dei “sacrifici” che, magari, “ci chiede l’Europa”.
Tra le altre forze politiche, poi, si annovera la battagliadel Movimento 5 Stelle fin dalla suanascita, seguito a ruota da Lega Norde Fratelli d’Italia. Anche nel PD, a parole, in tanti dicono di essered’accordo. Stando alle dichiarazioni rilasciate a mezzo stampa, in Parlamentoci sarebbero i numeri per approvare un semplice DDL, trovando un accordo solosulla quota a partire dalla quale una pensionepuò dirsi “d’oro”.
Ci ha provato il M5Sin un paio di occasioni ma in tanti hanno votato contro, tirando fuorimotivazioni varie.
Intanto gli esodatichiedono strenuamente di essere ascoltati da anni e dal Palazzo fanno il giocodelle tre carte sui numeri. I lavoratoriprecoci auspicano di godersi un meritato riposo dopo anni di sacrifici mail governo prende tempo. Non avrebbero anche loro il “diritto acquisito” ad unavita più serena?