L’altolà alla riformadei meccanismi della pensione anticipataarriva direttamente da Bruxelles. La BCE, come abbiamo anticipato ieri, habocciato le proposte di prepensionamentoche secondo molti dovrebbero essere attuate in Italia. Quota 100 e Pensioniflessibili, da mesi al centro del dibattito politico e sociale, hannosubito il secondo stop dopo quello del presidente INPS Tito Boeri. I burocrati guidati da Mario Draghi non l’hanno di certo fatto in maniera esplicita mahanno colto l’occasione del Bollettino economico sull’occupazione per lanciarechiari segnali a quei Paesi che, come l’Italia, pensano di allentare l’austeritàdopo anni di sacrifici.
Fermi tutti, ce lochiede l’Europa: e la pensione anticipata? Ce la chiedono i lavoratori
Al centro dell’analisi della BCE i “costi dell’invecchiamento della popolazione”, una costante cheriguarda un po’ tutti i Paesi sviluppati, in particolar modo l’Italia che dadecenni non fa politiche favorevoli alla famiglia. Secondo l’Eurotower il nostro Paese non devecadere nell’errore di fare passi indietro e cancellare parzialmente le riformedegli ultimi anni: questo perché le stime fatte ad oggi sono, secondo l’istitutodiretto da Draghi, “molto ottimistiche”.
Insomma, l’Europa chiede di valutare attentamente lafattibilità di eventuali manovre sulla scia del ragionamento fatto da Tito Boeri fin da quando ha assunto laguida dell’INPS.
Una riforma della pensione anticipata, che come la quota 100 o la quota 97 con penalizzazioni consente di lasciare prima il proprioimpiego, determina una spesa immediata più elevata che potrebbe far danzare iconti pubblici pericolosamente. C’è dell’altro: se tutto non viene ponderatonel lungo periodo, il rischio di perdere il controllo è particolarmente alto.
E’questa la ragione per cui essenzialmente Boeri spinge verso la strada delsistema contributivo “allargato” e per cui lo stesso ministro Poletti,settimana scorsa, ha detto che non sarà creato altro debito pubblico.
La riforma pensionipuò essere attuata soltanto se una maggiore flessibilità, sia essa con la quota 100 o con le pensioni flessibili, giunge mediante un contestuale taglio allaspesa pubblica improduttiva ed agli sprechi che, purtroppo, sono ancora numerosi.Diverse stime “pesano” la corruzionein Italia la bellezza di 60 miliardi all’anno: basterebbe solo intervenire qui,e si può, per recuperare risorse per sei manovre pensionistiche!