Sono di qualche ora fa, le dichiarazioni al vetriolo da parte del leader del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo che, sul suo blog, evidenzia che: 'Il gioco del governo Renzi è piuttosto chiaro: invece di provvedere a riformare la legge Fornero, spreme altre risorse economiche dai lavoratori'. Il riferimento di Grillo è quello relativo all'eventuale penalizzazione che potrebbe essere applicata alla nuova legge pensionistica, al momento allo studio, che dovrebbe essere approvata entro l'anno in corso.
Damiano propone la cosiddetta Quota 97 con penalizzazioni mentre Padoan con la penalità di una mensilità
Il riferimento preciso è alla proposta di Cesare Damiano, denominata Quota 97, con la quale si prevede un abbassamento dell'età pensionabile con un'età anagrafica di 62 anni e 35 anni di contributi. Unico neo, la penalità che potrebbe arrivare fino all'8 percento, oppure potrebbe corrispondere ad una mensilità l'anno (proposta Padoan). Beppe Grillo prosegue con il suo comunicato mettendo in evidenza il contesto in cui viene proposta questa nuova idea: continuano ad essere erogate Pensioni e vitalizi d'oro.
Al vaglio del governo Renzi anche Quota 41, proposta destinata ai lavoratori precoci
Ma oltre a questa proposta, di cui abbiamo appena parlato, c'è un'altra ipotesi al vaglio del Governo Renzi, e focalizza la sua attenzione ai lavoratori precoci, cioè quelle persone che hanno iniziato a lavorare prima dei 18 anni. Si tratta della cosiddetta Quota 41, cioè gli anni dei contributi versati dal lavoratore potrebbero essere sufficienti a far acquisire il diritto alla pensione, senza alcuna penalizzazione e senza considerare il vincolo dell'età anagrafica.
Vedremo nei prossimi mesi come il governo Renzi vorrà comportarsi nell'affrontare la questione anche in considerazione del fatto che la situazione economica in Italia è ancora piuttosto critica e che la disoccupazione giovanile ha raggiunto livelli da record (negativo). Senza contare le altre questioni relative agli esodati e ai quota 96 del comparto scuola.