"Se un cittadino ritiene di vedere leso un suo diritto ha titolo per ricorrere". Lo ha detto oggi, intervenendo a Trento nel corso del Festival dell'Economia, il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti. L'esponente dell'esecutivo ha praticamente confermato quanto precisato nei giorni scorsi dai tecnici del ministero del Lavoro a proposito del ricorso vinto da un pensionato ha ottenuto il rimborso intero della mancata indicizzazione delle Pensioni; il decreto ingiuntivo, su cui si è espresso la sezione lavoro del tribunale di Napoli, era stato presentato prima che il Governo Renzi varasse il decreto sul rimborso delle pensioni in ottemperanza alla sentenza della Corte Costituzionale.
Pensioni e rimborsi, il ministro del Lavoro: ricorso diritto dei cittadini
Altri i ricorsi pendenti e quelli in arrivo. "Dobbiamo valutare quanto successo - ha detto Poletti secondo quanto riporta l'agenzia di stampa Ansa - ma siamo dentro il percorso previsto". Infatti, il ministro del Lavoro ribadisce che il decreto legge del approvato dal consiglio dei ministri è "coerente" con il verdetto dei giudici della Consulta e soprattutto "con il principio - ha sottolineato il responsabile del Welfare - dell'equilibrio di bilancio". Il ministro ha spiegato che il governo "non poteva risolvere un problema sull'indicizzazione delle pensioni aprendone un altro sui conti pubblici".
Riforma pensioni, Poletti: più flessibilità per ricambio generazionale
E nel parlare della necessità di tutelare la finanza pubblica, Poletti ribadisce nello stesso tempo la necessità di inserire un nuovo "elemento di flessibilità" per la pensione anticipata gravemente penalizzata dalla riforma pensioni Fornero. "Lo faremo adesso - ha ripetuto il ministro parlando della flessibilità per i prepensionamenti - e affronteremo il problema a partire dall'esigenza di dare una opportunità ai giovani.
Anche le imprese - ha evidenziato il ministro del Lavoro - ci chiedono di poter avere un ricambio generazionale". Naturalmente, in una cornice di tutela della finanza pubblica, sarà necessario inserire comunque delle penalità sugli assegni previdenziali di chi decide di uscire prima dal lavoro, a 62 anni secondo le ipotesi allo studio del governo che però sui dettagli non si sbilancia più di tanto visto che ancora si stanno facendo calcoli e simulazioni.
"Ne parliamo a ottobre", ha spiegato di nuovo Poletti ribadendo che "lo faremo con la legge di stabilità".
Rimborso pensioni, Beppe Grillo pubblica sul suo blog lettera per ricorsi
Intanto, in seguito alla decisione del tribunale di Napoli che obbliga l'Inps a rimborsare più di 3.000 euro di arretrati al pensionato che ha fatto ricorso, il leader del Movimento 5 stelle Beppe Grillo pubblica sul suo blog un collegamento a una pagina web per consentire a tutti i "pensionati di cielo, di terra e di mare", si legge su www.beppegrillo.it, di scaricare la lettera-fac simile per i ricorsi in modo da poter presentare richiesta di rimborso della mancata indicizzazione delle pensioni relativa agli anni 2012-2013.