Sulla riforma della Scuola sarà 'fiducia al governo' e votazione maxiemendamento, prevista per domani, giovedì 25 luglio. Dunque, la Buona Scuola renziana imbocca il 'vialone del traguardo' ancora tra mille polemiche e critiche infinite. Il testo del maxiemendamento prevede diverse novità, ma, da qui a domani, potrebbe subire ulteriori variazioni: cerchiamo dunque di fare il punto della situazione e di vedere come cambierà la scuola secondo la nuova legge. 

Docenti e comitato di valutazione: ecco la nuova composizione

Il comitato per la valutazione dei docenti prevede un aumento da due a tre insegnanti (di cui 2 verranno scelti dal collegio dei docenti e uno dal consiglio di istituto: il numero complessivo passerà a sette visto che si aggiungerà un componente esterno, scelto dall'USR tra insegnanti, presidi e dirigenti tecnici.

Viene confermata la presenza del dirigente scolastico e di due rappresentanti dei genitori (nelle superiori potrà essere un rappresentante degli studenti). Il compito del comitato rimarrà quello di fissare i criteri che il preside dovrà adottare per il premio da conferire ai docenti. Dopo un primo triennio a carattere sperimentale, verranno stabilite le linee guida nazionali.

DDL Scuola, presidi e chiamata diretta docenti: ecco cosa cambia

Eccoci al capitolo 'spinoso' della chiamata diretta dei presidi. Il dirigente scolastico potrà impiegare un docente in una classe di concorso diversa da quella per cui si è abilitati, a condizione però che non siano presenti negli albi territoriali degli insegnanti abilitati per quella classe di concorso.
Un altro 'paletto' imposto al preside riguarda l'esercizio dei suoi poteri di gestione delle risorse umane, finanziarie e materiali: il dirigente scolastico dovrà svolgere il proprio compito nel 'rispetto delle competenze degli organi collegiali'. 
Il nuovo disegno di legge concederà più tempo agli Uffici scolastici regionali e alle scuole per determinare i nuovi ambiti territoriali che, pertanto, diverranno operativi solo a partire dall'anno scolastico 2016-2017: ogni docente potrà indicarne un massimo di cinque.

Riforma scuola e assunzioni: le novità del maxi emendamento

Il governo Renzi ha confermato il piano di assunzione di 100.701 docenti precari che riguarderà quasi tutti gli iscritti nelle Graduatorie ad Esaurimento, nonchè i vincitori e gli idonei dell’ultimo concorso Profumo. Le assunzioni, però, verranno deliberate in due tempi: entro il 15 settembre, saliranno in cattedra 45mila docenti, mentre i rimanenti 55mila saranno soggetti al meccanismo della nomina giuridica. Per tutti gli altri docenti che rimarranno fuori dalle assunzioni (vedi abilitati Tfa e Pas) non rimarrà altro che scegliere la strada del concorso da 60mila posti, a cui potranno accedere con punteggio aggiuntivo.