Come c'era da aspettarsi, poco fa, i relatori della Buona Scuola in Senato, l'onorevole Francesca Puglisi del Partito Democratico e Franco Conte di Area Popolare hanno provveduto a depositare il maxiemendamento che ha accolto alcune modifiche richieste dall'opposizione e dalla minoranza Dem.
Come vi avevamo già anticipato, la riforma della scuola darà il via libera alle assunzioni dal prossimo mese di settembre, mentre la normativa di una parte del disegno di legge scatterà dall'anno scolastico 2016/2017. La situazione, comunque, resta tuttora incerta in quanto le minoranze hanno espresso, ancora una volta, il loro rifiuto al ritiro degli oltre tremila emendamenti, per cui l'ipotesi più probabile, al momento, è quella della richiesta di fiducia (probabilmente già giovedì prossimo, 25 giugno).

Riforma scuola: Giannini-Faraone 'l'auspicio è che il DDL vada a buon fine'

Gli esponenti del governo Renzi, tuttavia, hanno mostrato ottimismo verso una conclusione celere dell'iter parlamentare della Buona Scuola. Il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini e il sottosegretario Davide Faraone hanno espresso tutta la loro soddisfazione per l'ottimo lavoro dei relatori: l'auspicio del numero uno del Miur è che 'il ddl possa andare a buon fine'.

Andiamo a vedere che cosa cambia rispetto al testo approvato alla Camera qualche settimana fa.

DDL Buona Scuola: cosa cambia per le assunzioni e per il concorso 2016

Per quanto riguarda le assunzioni, la novità (come già anticipato) riguarda gli idonei del concorso 2012 che, anzichè essere assunti dal 2016, saranno messi in cattedra già a partire dal prossimo mese di settembre. Per quanto riguarda, invece, il concorsone 2016, resta confermato il bando entro il prossimo primo ottobre e potranno fare domanda tutti i docenti che hanno svolto servizio di supplenza per più di 36 mesi.

Buona Scuola, M5S, Sel e Lega: 'L'impianto della riforma è sempre lo stesso'

Di parere opposto, ovviamente, i rappresentanti del governo e dell'opposizione. Da una parte, l'onorevole Francesca Puglisi ha affermato che il testo accoglie le diverse richieste portate avanti dall'opposizione e tiene conto di quanto ascoltato durante le audizioni; dall'altra, Movimento Cinque Stelle, Sel e Lega, pur riservandosi una più chiara e attenta lettura della nuova stesura del disegno di legge, sostengono che, in linea di massima, 'l'impianto è rimasto quello precedente' e che, quindi, con tutta probabilità, gli emendamenti non verranno ritirati.