Secondo le ultime rilevazioni dell'Istituto di Previdenza Sociale compiute il 2 luglio 2015 e comunicate nel documento "Monitoraggio flussi pensionamento decorrenti", le domande per l'accesso alla pensione anticipata registrate nel primo semestre dell'anno sono in notevole aumento. Anche nel Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti si osserva un importante incremento del peso delle pensioni anticipate, dove la percentuale sul totale sale del 12% in confronto al 2014, passando dal 22 al 34%, e ugualmente accade nella gestione dei lavoratori autonomi, con una percentuale in aumento dell'8 %, dal 17 al 25%.

Secondo l'Inps, queste variazioni significative sono dovute principalmente alle nuove regole in vigore con l'introduzione della legge 214/2012, che con il notevole incremento dei requisiti contributivi necessari alla pensione anticipata ha causato il blocco di quelle di anzianità, permettendo solo adesso a un numero elevato di persone il raggiungimento dell'anzianità necessaria al trattamento in esame.

Nel primo semestre del 2015, l'osservatorio Inps registra un numero di trattamenti di anzianità sostanzialmente stabili, contro un notevole aumento delle pensioni anticipate rispetto all'anno precedente. Il maggiore aumento si registra nei trattamenti pensionistici anticipati relativi agli artigiani, che già nella prima rilevazione si attestano su valori tripli in confronto allo stesso periodo dell'anno precedente, mentre in quelle che si riferiscono ai commercianti, l'aumento è raddoppiato, sempre in confronto al primo semestre 2014.

Le motivazioni alla base degli aumenti

Secondo l'Inps, questi notevoli aumenti dipendono principalmente dall'attuale normativa, che al posto della pensione di anzianità ha introdotto quella anticipata. Fino al 2011, la pensione di anzianità era liquidata con 40 anni di contributi, oppure attraverso il sistema delle quote, mentre il nuovo trattamento a partire dal 2012 richiede un'anzianità molto più alta rispetto proprio a quest'ultimo sistema.

Nello specifico, coloro che nel 2011 non sono riusciti a raggiungere i requisiti richiesti dalle quote, pur avendo anzianità elevate, ma comunque inferiori a 40, sono riusciti a raggiungere solo da quest'anno i 42 anni e 6 mesi necessari al trattamento pensionistico anticipato.

La situazione delle donne

Per quanto concerne la situazione dell'universo femminile, si è registrato anche in questo settore un forte aumento dei trattamenti legati alla scelta dell'opzione donna, che attualmente è consentita solo a partire dalla fine dell'anno.

Secondo il documento Inps sulle rilevazioni effettuate al 2 luglio 2015, che prende in considerazione le pensioni che decorrono dall'anno 2014 e nel primo semestre 2015, nel Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti risultano liquidati 396.686 rapporti, dei quali 256.580 liquidati nel 2014, e 140.106 con decorrenza nel primo semestre 2015. Nel reparto della gestione dei lavoratori autonomi, le liquidazioni con decorrenza 2014 sono state 164.309, mentre nel primo semestre 2015 si attestano a 87.716. Sul fronte delle pensioni sociali invece, in relazione al 2014 sono liquidati 48.946 assegni, contro i 24.287 liquidati nei primi sei mesi del 2015.