Forse non tutti sanno che in determinate situazioni si potrebbe verificare la variazione dell'importo dell'assegno di pensione a causa del sopraggiungere di eventi successivi alla sua determinazione. In questi casi, la normativa prevede la possibilità di ottenere la "ricostituzione della pensione", procedura che dovrebbe realizzarsi d'ufficio ma che comunque necessita di una formale richiesta da parte del pensionato interessato. L'amministrazione dell'Inps possiede uno strumento in grado di ricalcolare l'importo esatto del rateo nei casi in cui sopraggiungono situazioni che modificano i sistemi di calcolo della stessa pensione.

Vediamo come funziona e quali sono le procedure per richiedere la ricostituzione della pensione.

I casi interessati dal ricalcolo del rateo della pensione

In linea generale, i casi interessati dal ricalcolo sono suddivisi in tre differenti tipologie in base ai loro aspetti: abbiamo quindi aspetti reddituali, sanitari e per finire di tipo contributivo. Sono proprio quest'ultimi a dare luogo a un maggior numero di casi di ricalcolo, dovuti principalmente alla mancata presa in considerazione durante il calcolo dell'importo della pensione di contributi versati. I contributi non inclusi nel calcolo originario potrebbero derivare da contributi volontari inizialmente non calcolati, da periodi lavorativi che non sono stati ricongiunti oppure dei quali non è stato richiesto l'accredito figurativo.

Come apprendiamo dal sito internet "Pensioni.it, la materia è disciplinata dall'articolo 5 del Dpr 488/1968, che sostanzialmente stabilisce che quando è richiesto il riconoscimento di contributi figurativi in seguito alla consegna del certificato di pensione, la stessa è ricalcolata tenendo conto della data di decorrenza originaria e degli elementi intervenuti alla sua modifica.

La finalità della norma in oggetto è di permettere all'avente diritto di poter essere liquidato in base ai contributi effettivamente versati. Gli effetti del ricalcolo della pensione hanno inizio dalla partenza del trattamento pensionistico, per cui, il relativo ricalcolo, è effettuato considerando la parte dei contributi inizialmente non calcolati come decorrenti dal momento del pensionamento stesso, e questo spesso comporta anche la maturazione di eventuali arretrati.

Le modalità di richiesta del ricalcolo e gli aspetti normativi

Per vedersi riconosciuta la ricostituzione della pensione, è necessario presentare apposita domanda all'Istituto Previdenziale, seppur ci siano casi nei quali il ricalcolo può essere accreditato d'ufficio su iniziativa della stessa Inps. La domanda per la ricostituzione del trattamento pensionistico può essere avanzata in ogni momento, e per vedersi riconosciuto il diritto al ricalcolo dell'importo non esiste nessun termine di prescrizione, mentre la liquidazione degli arretrati avviene partendo dal momento della partenza della pensione originaria.

Per le somme riconosciute a titolo di arretrati però, valgono i termini di prescrizione previsti dalla legge.

Nel caso in cui la richiesta di ricostituzione è inoltrata dopo dieci anni dal momento della liquidazione della pensione, la nuova liquidazione del trattamento avverrà dalla data di partenza della pensione stessa, mentre l'eventuale differenza dell'importo sarà corrisposto dal decimo anno che precede il momento di presentazione della richiesta di ricostituzione.