Arriva una nuova proposta di riforma della previdenza dalla Grecia, che tenta così di uniformarsi alle migliori pratiche europee per cercare di arrivare ad un accordo definitivo con i propri creditori internazionali, in modo da poter sciogliere il delicato nodo del debito e rimettere in moto il Paese. Il Premier Tsipras ha inviato al Presidente dell'Ue Dijsselbloem un piano di riforme aggiornato, che prevede tra le iniziative centrali un deciso intervento di taglio sulle opzioni di uscita flessibile, con particolare attenzione al problema delle baby Pensioni.
Entrando nei dettagli dell'iniziativa, il Governo greco avrebbe previsto di accumulare risparmi sulle pensioni pubbliche nella forbice del:
- 0.25% - 0.50% rispetto al Prodotto interno lordo del 2015;
- 1% in confronto al Prodotto interno lordo del 2016.
L'età pensionabile verrebbe inoltre innalzata gradualmente e per tutti i contribuenti alla nuova soglia dei 67 anni di età entro il prossimo 2022, così come già avviene, ad esempio, nel nostro Paese.
Riforma della previdenza in Grecia e nuovi tagli al welfare, ecco le misure presenti nella nuova proposta di Tsipras
Se il tema della previdenza rappresenta per il Governo greco un importante punto di svolta, il piano da 12 miliardi di euro su cui proverà a votare nella giornata di oggi il Parlamento ellenico prevede anche altri interventi correttivi e nuove misure d'austerità e contenimento della spesa pubblica.
Si parte dai tagli alla difesa e alle spese militari per proseguire alla rinuncia dell'iva calmierata sulle isole turistiche, fino all'aumento delle imposte sulle imprese. L'accordo dovrebbe prevedere anche una nuova tassa di solidarietà sui beni di lusso e una revisione complessiva delle imposte gravanti sugli immobili, visto che sarà effettuata una riformulazione generale degli estimi catastali.
A livello complessivo, la proposta di Atene ingloba tagli per 12 miliardi di euro, ma chiede in cambio ai creditori di offrire al Paese l'accesso a 35 miliardi di nuovi fondi da parte dell'Unione Europea.
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