"L'Inps evidenzia il problema della condizione dei pensionanti nel nostro Paese, con oltre 10 milioni di persone che vivono con un assegno sotto i 1500 euro al mese": sono le parole del leader Spi-Cgil Carla Cantone, al riguardo dei dati rilasciati dal Presidente Boeri nella giornata di ieri e in relazione alle prestazioni previdenziali erogate dall'Inps. "Bisogna dare delle risposte" prosegue la sindacalista, sottolineando che il tema sarà trattato sicuramente "con il Ministro Poletti nella seconda riunione di confronto che si terrà il prossimo 16 luglio".

D'altra parte, il punto resta tra i principali motivi di scontro perfino all'interno dello stesso partito di maggioranza, dove si contrappone chi vuole porre l'attenzione sulla sostenibilità dei conti pubblici e chi invece ritiene che non si possano chiedere ulteriori sacrifici previdenziali ai cittadini, senza pregiudicare la tenuta sociale del Paese. Il Governo è chiamato ad un difficile ruolo di compromesso e ricomposizione tra queste due istanze, che dovrà sfociare nella presa di nuovi provvedimenti all'interno della prossima legge di stabilità. 

Cisl invita il Governo a nuova convocazione delle parti sociali per discutere nuove soluzioni previdenziali

A voler discutere di riforma delle Pensioni è anche la Cisl, che attraverso il Segretario Generale Annamaria Furlan ha chiesto un nuovo confronto con l'esecutivo.

"Il Governo deve convocare le parti sociali per individuare insieme una soluzione che tenga in equilibrio i conti previdenziali e le ragioni dell'equità sociale, perché non tutti i lavori sono uguali ed il ricalcolo delle pensioni col sistema contributivo espone le persone all'impossibilità di mantenersi". Ma non è solo il tema della flessibilità previdenziale a preoccupare la sindacalista, visto che la nota rilasciata dall'ufficio stampa della Cisl mette in evidenza anche la questione della povertà sociale diffusa tra i pensionati e i lavoratori, un fenomeno che va contrastato attraverso l'attuazione di nuove iniziative di welfare sociale.

UGL ricorda ruolo delle parti sociali nel confronto con il Governo, a cui spetta una decisione sulle pensioni

"Spetta al Ministro Poletti e non al Presidente dell'Inps Tito Boeri una riforma della previdenza, che tra l'altro non può di certo essere decisa in una relazione, ma deve essere il frutto di un percorso di analisi e di confronto, aperto a tutte le parti sociali".

Così si esprime il sindacalista Ugl Nazzareno Mollicone, che evidenzia come l'impressione tratta dalle parole dell'economista sia stata quella di assistere ad una relazione programmatica di politica economica e sociale, piuttosto che al commento di un tecnico sull'andamento dell'istituto di previdenza pubblico.

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