"Crediamo che sia giusto chiedere a chi ha redditi pensionistici elevati in virtù di trattamenti molto più vantaggiosi di quelli di cui godranno i pensionati del domani, un contributo al finanziamento di uscite verso le Pensioni più flessibili". Sono le parole utilizzate dal Presidente dell'Inps Tito Boeri per indicare quella che potrebbe essere una delle nuove vie alla sostenibilità dei conti Inps, in vista dell'introduzione di differenti meccanismi di prepensionamento. L'occasione della relazione annuale sui conti dell'istituto pubblico di previdenza è servita anche per ribadire ancora una volta quelli che sono i suggerimenti dell'economista Boeri all'esecutivo, in vista delle possibili modifiche da introdurre nella prossima legge di stabilità.
Una questione di cui si sta occupando attivamente il Governo Renzi, sul quale sale ormai da tempo il pressing dei tecnici, della politica e delle parti sociali. Ma la vicenda delle anticipate non è l'unico argomento al centro delle discussioni sul tema della previdenza: ad essere sotto i riflettori vi è anche quello della povertà, con i disagi sperimentati dai lavoratori disagiati e disoccupati in età avanzata da un lato, e dai due milioni di pensionati sotto le 500 euro dall'altro.
Comparto delle pensioni e del welfare, si parla anche di over 55enni e di proposte per il reddito di cittadinanza
Stante la situazione, Boeri ha rilanciato anche l'idea di creare delle nuove misure di welfare da destinare agli over 55enni che si trovano a vivere situazioni di disagio a causa della perdita del lavoro, perché troppo giovani per poter accedere all'Inps e troppo anziani per potersi reinserire in modo proficuo nel mondo del lavoro.
Ecco allora arrivare la proposta di una prestazione di assistenza che possa attivarsi al termine delle normali tutele di disoccupazione, in modo da traghettare il pensionando fino al raggiungimento dei requisiti di quiescenza. Ma tra i progetti di riforma maggiormente caldeggiati dal Presidente dell'Inps vi sarebbe anche la fine delle ricongiunzioni onerose tra diverse casse, per renderla gratuita e aiutare così coloro che hanno avuto diversi spezzoni contributivi nel corso della propria vita lavorativa.
Una misura che renderebbe possibile armonizzare i diversi entri previdenziali, facilitando l'accesso alla quiescenza in un momento nel quale diviene molto difficile ipotizzare che una persona possa mantenere lo stesso posto di lavoro per tutta la durata della propria vita lavorativa.
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