Arriva una nuova interrogazione Parlamentare con la quale tre Onorevoli della Camera dei Deputati appartenenti al Partito Democratico chiedono di fare luce sui risvolti del meccanismo di adeguamento alle aspettative di vita, previsto come uno dei criteri esecutivi utili a determinare la data di uscita dal lavoro. La preoccupazione è che questo continuo spostamento in avanti avanti dell'effettiva data di pensionamento possa produrre un'elevata incertezza all'interno della normale pianificazione esistenziale delle persone. Un fenomeno che potrebbe diventare particolarmente evidente soprattutto per chi è entrato recentemente nel mercato del lavoro e si ritrova con diversi decenni di lavoro davanti; per cercare di chiarire questa problematica, lo scorso 23/07 è stata depositata un'apposita interrogazione presso la Commissione lavoro.
Stima delle date di pensionamento, le domande presentate dagli Onorevoli Damiano, Gnecchi e Giacobbe
Stante la situazione, i tre esponenti del PD appena citati sono stati firmatari di un'interrogazione grazie alla quale si cercherà di ottenere una risposta sugli effetti di lungo periodo relativi alla norma dell'adeguamento alle aspettative di vita. Entrando nel merito della vicenda, si chiede al Governo di valutare un concreto approfondimento sulle conseguenze che saranno prodotte nel tempo da questa norma, non solo dal punto di vista quantitativo ma anche qualitativo. Ad esempio, si suggerisce di valutare se tale impostazione permetta davvero di garantire la sostenibilità dei conti pubblici e se il prezzo sociale da pagare all'effettivo raggiungimento del pensionamento sia da considerasi equo e ben bilanciato.
Al fine di ottenere un responso efficace, si suggerisce anche di effettuare una raccolta di dati presso l'Inps, in modo da poter verificare l'impatto fino ad oggi della norma ed anche di poterne monitorare l'andamento nel corso del tempo.
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