Giornata di grande fermento per i lavoratori, in particolare per i precoci : l'incontro fissato per oggi 16 luglio tra i sindacati dei pensionati e il Ministro Poletti potrebbe riaprire le porte ad un sistema previdenziale più flessibile, che non debba unicamente basarsi sul sistema contributivo (come proposto da Boeri), ma passi per il sistema delle Quote (100, 41).
Da tempo i lavoratori sperano che il Governo Renzi prenda in seria considerazione le misure di flessibilità proposte da Cesare Damiano, che da un lato permetterebbero il prepensionamento a partire dai 62 anni d'età e 35 di contributi (con leggere penalizzazioni) e dall'altro garantirebbero la quiescenza piena ai lavoratori precoci attraverso la tanto decantata Quota 41.
Altra possibilità ancora al vaglio, nonostante le dure critiche del Presidente Inps dovute ai costi onerosi, sarebbe la Quota 100, su cui sono tornati ad insistere i sindacati. Per Cgil, Cisl e Uil, secondo quanto ri portato da PensioniOggi, la Quota 100 sarebbe una valida soluzione poiché permetterebbe l'accesso alla pensione anticipata senza alcuna penalizzazione.
Ultime novità al 16/7 sulle pensioni precoci: quali aspettative nutrono i lavoratori?
Sebbene il fermento sull'esito dell'incontro di oggi sia elevato, molti sono ormai i lavoratori disillusi che sul gruppo nato su Facebook 'lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti' postano frasi in cui si rende manifesta la perplessità sul fatto che l'incontro di oggi possa portare a grandi svolte previdenziali.
I membri confidano quantomeno nel fatto che i sindacati espongano con chiarezza al Governo la linea guida unitaria emersa nell'ultimo incontro tra Cgil , Cisl e Uil (che i lavoratori approvano). I sindacati hanno manifestato la volontà comune di cambiare al più presto la Legge Fornero, precisando di essere contrari al contributivo e ai tagli del 30% sull'assegno finale, di essere favorevoli alla Quota 100 e a misure a favore degli esodati, di essere concordi a concedere la Quota 41 per i precoci o per quanti abbiano maturato 41 anni di contributi indipendentemente dall'età anagrafica; infine, si sono fatti promotori di un sostegno per le Pensioni basse.
Non è ancora possibile sapere al momento se il tavolo tra Poletti e i Sindacati porterà a qualche buona nuova, o se la Quota 100 e la Quota 41 resteranno un sogno, ma certamente vi terremo aggiornati sul seguito dell'incontro. I sindacati, a vostro avviso, riusciranno a farsi ascoltare e a far sì che prevalga la ragione?