Al via il countdown per l'imminente arrivo, con le Pensioni d'agosto, di quello che il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha ribattezzato come "bonus Poletti", ovvero il rimborso una tantum degli arretrati previdenziali previsto dal decreto legge approvato dopo la sentenza della Consulta che si è espressa sulla mancata indicizzazione delle pensioni degli anni 2012/2013.

Decreto pensioni: rimborsi una tantum il primo agosto, insoddisfatti i sindacati

Oscilla tra 400 e 1.000 euro il rimborso una tantum che i pensionati (quelli con assegni fra tre e sei volte il minimo fissato dall'Inps) riceveranno nei prossimi giorni, dall'1 al 3 agosto.

Una somma che resta in ogni caso molto lontana, come denunciano le parti sociali, da quanto in realtà il Governo Renzi avrebbe dovuto restituire in virtù della sentenza della Corte Costituzionale sulla riforma pensioni Fornero integrata dal decreto Sblocca Italia, entrambi varati dall'esecutivo guidato da Mario Monti e sostenuto dalla maggioranza di "Grosse koalition" alla tedesca.

La Uil Pensionati: il rimborso sarà solo una minima parte del dovuto

Secondo le organizzazioni sindacali, che sulla questione del decreto legge sul rimborso delle pensioni parziale e non totale hanno promosso nei giorni scorsi diverse manifestazioni di protesta davanti al Parlamento, l'esecutivo non ha ottemperato adeguatamente a quanto disposto dal verdetto dei giudici costituzionali.

"Il rimborso - secondo la Uil Pensionati che annuncia nuove iniziative per i ricorsi - sarà solo una minima parte del dovuto". I pensionati che otterranno il bonus più consistente saranno quelli che attualmente ricevono assegni previdenziali che vanno da 1.500 euro a 1.800 euro mensili; a questi andrà un rimborso che si aggira fra 796 e i 955 euro.

Queste alcune delle novità attese dal dl che prevede anche nuove misure sul Trattamento di fine rapporto dei lavoratori (il Tfr) e gli ammortizzatori sociali.

Nel frattempo prosegue la discussione sulla riforma pensioni che dovrebbe essere incardinata nella prossima legge di Stabilità, si attendono nuovi provvedimenti per la flessibilità in uscita per la pensione anticipata e misure ad hoc per il pensionamento degli insegnanti e del personale scolastico della Quota 96 scuola e per la risoluzione del problema degli esodati.

Le correzioni alla legge Fornero dovranno però tenere conto della situazione finanziaria, del debito e delle raccomandazioni europee: per questo ancora non è chiaro quale sia il piano ufficiale dell'esecutivo tra le numerose proposte annunciate. Di certo c'è che, come ha più volte ribadito il premier Renzi, che si lavora per inserire nuovi elementi flessibili per il prepensionamento ma facendo grande attenzione ai conti pubblici.