Il programma economico e previdenziale di Matteo Renzi sembra molto simile, se non proprio uguale per certi aspetti, a quello di Silvio Berlusconi. Tanto che il capogruppo di Forza Italia alla Camera, Renato Brunetta, dà al premier e leader del Partito democratico il "benvenuto" tra gli azzurri berlusconiani. "Tasse, ricchezza e Pensioni minime", ha scritto su Twitter l'ex ministro della Pubblica amministrazione e Semplificazione.

Riduzione tasse e aumento pensioni minime, Brunetta: benvenuto Renzi in Forza Italia

"Benvenuto Matteo Renzi in Forza Italia seppur - ha aggiunto Renato Brunetta - con 21 anni di ritardo.

Ma il Pd - ha concluso ­il capogruppo azzurro commentando l'e-news settimanale pubblicata oggi su Facebook premier - lo sa? #meglioloriginale". Il Partito democratico lo sa e infatti si è spaccato. In agitazione le varie anime. Da un lato i renziani con i ministri Maria Elena Boschi, Stefania Giannini e Giuliano Poletti in testa, dall'altro lato la minoranza riformista rappresentata a vario titolo da Pierluigi Bersani, Cesare Damiano, Gianni Cuperlo per fare alcuni nomi.

Pensione anticipata, Damiano al governo: flessibilità in uscita importante sul piano sociale

Il presidente della commissione Lavoro di Montecitorio considera "positiva" l'intenzione di Renzi di estendere il bonus Irpef di 80 euro mensili attualmente previsto per i lavoratori dipendenti che prendono fino a 1.500 euro al mese di stipendio anche ai pensionati, una misura che andrebbe ad aumentare certamente il poter d'acquisto dei pensionati progressivamente ridotto negli ultimi anni, una misura "importante - ha sottolineato - sul piano sociale".

Come lo è d'altronde per la minoranza del Partito democratico la tanto discussa "questione flessibilità". "Vorremmo che il governo affronti la questione flessibilità - ha detto Cesare Damiano in una nota commentando la e-news di Renzi - già nella prossima legge di Stabilità". L'ex ministro del Welfare ha ricordato che sono già state depositate e illustrate alla Camera diversi ddl che vanno in questa direzione. Chi riuscirà ad avere la meglio nel Pd. Renzi cercherà di mediare tra le diversa anime o andrà diritto per la propria strada? Riuscirà il premier a rottamare una volta per tutte la legge Fornero?