A oggi le ultime novità sulla riforma Pensioni Renzi e i prepensionamenti per donne e uomini sono positivi: il premier ha parlato di pensioni alla Festa dell'Unità a Roma e finalmente è tornato nello specifico sul tema della pensione anticipata per dipendenti pubblici, privati e lavoratori autonomi, confermando che sono in programma due diversi interventi: quello sulle pensioni minime e quello per la flessibilità in uscita.

Riforma pensioni, ultime novità: Renzi parla di prepensionamenti alla Festa dell'Unità

Le novità dell'attesa riforma della pensione anticipata annunciata dal Governo Renzi sono state confermate dal Premier di recente.

Dopo un lungo silenzio e l'annuncio di grandi spese per il futuro al di là della previdenza la possibilità che la riforma andasse in porto cominciava ad apparire ridimensionata, ma stando a quanto riportato da Il Messaggero il presidente del Consiglio avrebbe chiarito - come avevamo peraltro precisato nel nostro ultimo articolo sulle pensioni - che gli interventi saranno di due tipi: quello sulle pensioni minime previsto in vigore dal 2018, e quello sulla flessibilità in uscita, che si spera possa giungere dopo l'estate con la prossima Legge di stabilità. Renzi ha dichiarato che la flessibilità in uscita è necessaria "perché si vive più a lungo e chi vuole deve poter andare in pensione un po' prima".

Le ultime novità sulla riforma pensioni di oggi, 28 luglio 2015, sono quindi rassicuranti. Restano sempre nell'aria le preoccupazioni per le coperture finanziarie destinate alla manovra previdenziale, tuttavia: il piano tanto desiderato per la pensione anticipata firmato Cesare Damiano - con uscita dai 62 anni di età e penalizzazioni ragionevoli, fino all'8% - resta in bilico.

Il governo potrebbe optare per qualcosa di più economico.

Pensioni, novità sulla riforma da Renzi, ma per la pensione anticipata quale sarà l'assetto finale?

Con le ultime novità sulle pensioni e la riforma per l'uscita anticipata, sembrano confermate le modifiche all'orizzonte. Una riforma pensioni che per lavoratori precoci ed esodati potrebbe rappresentare una grande notizia (come per innumerevoli altri cittadini), ma le possibilità aperte dai cambiamenti nella Legge di stabilità non è detto che siano dolci: se Renzi optasse per l'idea di prepensionamenti con il metodo contributivo - e quindi con assegni più leggeri dal 14 al 34% secondo la UIL - la tanto attesa flessibilità in uscita acquisterebbe decisamente un sapore più amaro.

Le recenti parole di Renzi comunque allontanano lo spettro di un nulla di fatto anche per quest'anno: sulla forma che la riforma acquisterà al momento, tuttavia, l'ultima parola è lontanissima dall'essere detta, Ne sapremo di più attraverso le prossime notizie sui prepensionamenti che giungeranno, con ogni probabilità, anche nel mese estivo per eccellenza, in attesa che a settembre tutto diventi più chiaro.