Sono molte le forme di mobilitazione contro la riforma Scuola 2015 e sembra proprio che il mondo della scuola non voglia arrendersi al "pugno di ferro" di Matteo Renzi che ha fatto approvare in tempi record una legge che non piaceva a nessuno: in primo luogo, si lavora al referendum abrogativo per il quale è partita già la raccolta firme; in secondo luogo, si pensa al boicottaggio a partire da settembre, per cercare di bloccare quanto possibile la realizzazione del processo riformatore; infine, si intende percorrere la via dei ricorsi giudiziari su tutti i nodi di incostituzionalità e di contraddittorietà che porta con sé il ddl sulla "Buona scuola".

Quali sono i ricorsi che partiranno o stanno già partendo? Quali sono le 'materie' sulle quali si effettueranno le richieste? Si tratta di una vera e propria valanga di ricorsi. In questo articolo cercheremo di fare il punto della situazione.

Ricorsi contro la riforma scuola 2015 di Renzi

Il sindacato più battagliero, quello che ha fatto la propria 'fortuna' con i ricorsi giudiziari, è l'Anief, il quale ha già promesso di adire le vie giudiziarie contro la riforma scuola 2015 di Renzi su una serie di questioni.

La chiamata diretta dagli albi territoriali: è stata giudicata incostituzionale attraverso una Sentenza della Consulta n. 66 del 2013. Si ricorrerà per l'abrogazione di questa norma e stupisce che Sergio Mattarella che aveva votato due anni fa per l'incostituzionalità, oggi abbia votato la Buona Scuola senza colpo ferire.

La mancata stabilizzazione dei precari delle Graduatorie d'istituto: non soltanto contraddice la Sentenza europea della stabilizzazione di coloro che vantano 36 mesi di servizio, ma anche la questione dei TFA, dei PAS e di SFP. Le cattedre vacanti, nonostante il piano di assunzioni, sarebbero 80mila, secondo l'Anief, perché non prevedere l'assunzione anche di quest'altra categoria di docenti?

Assunzioni 'virtuali' con la riforma scuola 2015: si ricorrerà anche contro il piano di immissioni in ruolo 2015 in quanto metà delle assunzioni avverranno non prima del 2016-2017, i docenti saranno costretti alla mobilità obbligatoria (i comitati l'hanno chiamata 'deportazione') e saranno 'scelti' dal preside-manager

La ricostruzione della carriera pre-ruolo e il recupero degli scatti: anche su questi nodi, partiranno i ricorsi

Concorso scuola 2015-2016: è possibile che si vada verso un ricorso contro l'impossibilità di partecipazione ai semplici laureati e ai non abilitati (con buona pace di TFA e PAS); si dovrà ovviamente attendere la pubblicazione del bando

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