Secondo una ricerca de "Il Sole 24 ore" pubblicata di recente, la migliore Università italiana è quella di Verona. La classifica è stata elaborata sulla base di alcuni indicatori, quali la mobilità internazionale, la ricerca, i fondi esterni, gli sbocchi occupazionali, la dispersione, ecc., e viene resa nota quasi contestualmente alla valutazione dei punteggi diversi, a parità di titolo, per i candidati nei concorsi pubblici, proposta poi ritirata direttamente dal Governo, tra le diverse Università della nostra penisola.

Sui 61 Atenei statali considerati, rientrano nella "top teen", dopo Verona (88 punti), nell'ordine, Trento (83 punti), il Politecnico di Milano e l'Università di Bologna (entrambi con 81 punti), Padova (76), Milano-Bicocca, la Politecnica delle Marche e Siena (tutte e tre con 75 punti).

Venezia-Ca' Foscari (74) e Pavia (73). Dall'undicesimo al ventesimo posto troviamo, poi, il Politecnico di Torino, Macerata, Piemonte-Orientale, Ferrara, Milano-Statale, Firenze, Udine, Siena-Stranieri, Viterbo e Venezia-Istituto Universitario di Architettura. Come si vede, si tratta di sedi universitarie ubicate quasi tutte al nord, con l'eccezione di Viterbo, città del centro Italia, e tra le prime venti (su 61) non sono comprese alcune delle "grandi" e "storiche" Università, come Roma-La Sapienza (28° posto, 52 punti), Roma-Tor Vergata (39° posto, 42 punti), Napoli-Orientale (33°, con 48 punti) e Napoli-Federico II° (addirittura 57° posto con 28 punti).

La migliore Università del sud, sempre secondo Il Sole24 ore, è quella di Salerno (al 26° posto con 54 punti).

Punteggi bassi anche per altre Università da sempre ritenute di elevata qualità didattica come Pisa (24° posto, 56 punti), Trieste (30° posto, 51 punti), Parma e Perugia (35° e 37° posto, entrambe con 46 punti), Perugia-Stranieri (47°), Politecnico di Bari (50°), Università della Calabria (54°), Messina (40°).

Male anche le altre sedi siciliane, Palermo e Catania, che precedono le "ultime della classe", vale a dire Napoli-Federico II°, Napoli II° Università, Cagliari, Bari e ancora Napoli-Partenope.

Una netta, secca distinzione tra nord e sud, come si vede, in uno strumento di valutazione e orientamento i cui numeri dovranno sicuramente far riflettere. Ma prima aspettiamo, come ogni anno, i risultati dell'analoga ricerca de "La Repubblica".