La situazione della Scuola italiana è nel caos: mentre si approntano le procedure per le immissioni in ruolo 2015 (una macchina complessa e contraddittoria), giunge la notizia che un ricorrente TFA per l'inserimento in GaE ha visto accolto il proprio ricorso e rientrerà nelle procedure di assunzione. La sentenza, secondo l'avvocato Solidoro che ha patrocinato il ricorso, ha un valore assolutamente storico: si tratta del primo Tribunale del Lavoro (nella fattispecie si stratta di Cremona) che ha dato ragione a un precario della scuola abilitato TFA e questa sentenza potrebbe avere un effetto domino sugli altri ricorsi.
La battaglia in Parlamento per emendare la riforma scuola 2015 verteva anche su questo punto: riconoscere il valore concorsuale per i percorsi abilitanti TFA e PAS, in maniera tale che potessero rientrare nelle immissioni in ruolo straordinarie per il 2015-2016. Quali scenari, allora, si aprono dopo la sentenza?
Immissioni in ruolo TFA e PAS e concorso: ultime riforma scuola 2015
Allo stato attuale del testo di legge sulla "Buona scuola", gli abilitati TFA e PAS dovrebbero partecipare al grande concorso scuola che dovrebbe essere bandito entro il 1 dicembre e che dovrebbe essere previsto soltanto per docenti abilitati. In realtà, l'Anief sta già preparando un megaricorso per permettere anche ai neolaureati e ai docenti non abilitati di partecipare alle prove concorsuali.
In questa situazione, è chiaro come il titolo abilitante TFA e PAS rischi di diventare carta straccia, laddove, però, per ottenerlo, sono stati versati dai partecipanti circa 3mila euro. La situazione è particolarmente ingarbugliata e potrebbero essere proprio i giudici del lavoro a sancire la vittoria dei ricorsi e l'inserimento di TFA e PAS nel piano straordinario di immissioni in ruolo 2015-2016.
Cosa succederebbe con l'ingresso in GaE di tutti i docenti abilitati TFA e PAS? In primo luogo, occorre sottolineare che i ricorsi sono nominali e che quindi potrebbero esservi Tribunali del Lavoro che non accordano il medesimo privilegio ai ricorrenti, per cui potrebbe crearsi la situazione paradossale per la quale alcuni docenti TFA e PAS potrebbero partecipare al piano di immissioni in ruolo mentre per gli altri si tratterebbe di "provare" il concorso scuola 2015-2016.
In secondo luogo, qualora dovessero accedere tutti i ricorrenti, è chiaro come salterebbero vari piani del governo e della riforma scuola 2015: il piano straordinario di immissioni in ruolo dovrebbe essere spalmato su più anni (si tratterebbe di pensare un piano pluriennale di assunzioni), mentre il concorso scuola salterebbe e dovrebbe essere rinviato di alcuni anni, il tempo dell'assorbimento di tutti i precari.
Intanto, è partita anche la raccolta firme per il referendum abrogativo della riforma scuola 2015: le firme devono essere raccolte entro il 25 settembre per accorciare i tempi delle procedure referendarie. Insomma, il mondo della scuola non si arrende e si intende ancora lottare contro una riforma che non piace a nessuno.
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