Importanti novità sulle pensioni, una buona e l'altra cattiva: quella positiva è che la pensione non può essere pignorata fino a un importo pari a una volta e mezza il minimo Inps, come prevede l'articolo 13 del Decreto Giustizia approvato dalla Camera dei Deputati (manca ancora l'ok del Senato ma non si prevedono intoppi), quella negativa è che i rimborsi Irpef (conguaglio a credito del 730) non saranno nell'assegno di agosto per problemi tecnici e verranno erogati con altre modalità di cui diamo conto in questo articolo. Ritardi anche per i conguagli a debito, cioè le trattenute sulla pensione in caso ci sia ancora qualcosa da pagare per la dichiarazione dei redditi, la quattordicesima INPS ed i rimborsi per rivalutazione mancata.

Notizie pensioni oggi: rimborsi 730, ritardi per problemi tecnici

A causa della proroga della scadenza per la consegna del Modello 730 per la dichiarazione dei redditi, slittata al 23 luglio, l'INPS ha avuto problemi nel calcolo dei conguagli Irpef a credito e a debito, che dunque non saranno regolarizzati nell'assegno di agosto. Questa situazione, comunica l'INPS, riguarda solo i pensionati che hanno consegnato il 730 dopo il 30 giugno, chi lo ha fatto entro tale giorno vedrà il rimborso Irpef nell'assegno di agosto, o la trattenuta in caso di conguaglio a debito.

In collaborazione con l'Agenzia delle Entrate, l'INPS ha avviato una procedura d'urgenza: chi ha consegnato la dichiarazione dei redditi tra il 1 e il 20 luglio riceverà un secondo pagamento ad agosto solo per il rimborso Irpef, chi invece l'ha consegnata tra il 21 e il 23 luglio avrà il rimborso a settembre.

Invece i conguagli a debito saranno tutti regolarizzati con l'assegno di settembre per chi ha presentato il Modello 730 dopo il 30 giugno.

Sempre per problemi tecnici ci sono ritardi per molti pensionati sulla quattordicesima mensilità INPS e sui rimborsi per la mancata rivalutazione della pensione dovuti per la famosa sentenza della Corte Costituzionale sulla Legge Fornero.

News pensioni oggi 27 luglio: limite al pignoramento della pensione

La Camera dei Deputati ha approvato in data 24 giugno il disegno di legge Giustizia, il n° 83-2015, che all'articolo 13 prevede un doppio limite al pignoramento delle Pensioni in caso di debiti col fisco o di altra natura. Ora il dl deve essere approvato anche in Senato ma non si prevedono complicazioni, ricordiamo però che sono norme già attive in quanto approvate dal governo Renzi come decreto il 27 giugno e quindi applicabili alle procedure successive a tale data.

In sostanza non si può pignorare la pensione fino ad una somma pari al 150% del minimo INPS, quindi coi valori attuali fino a 672€. Il resto è pignorabile con i vincoli ordinari: un quinto per i tributi, metà per concorso di pignoramenti, per una parte stabilita dal Giudice per crediti alimentari.

In caso di accredito su conto corrente antecedente alla sentenza di pignoramento il limite di pignorabilità è raddoppiato, quindi si alza a 1344€.

La novità riguarda tutti i tipi di pensione.