Il dibattito sempre acceso sulle modifiche da apportare alla legge Fornero continua incessante. Le forze politiche e sindacali sono alla ricerca di un sistema valido che possa mettere tutti d'accordo, tenendo in considerazione la necessità di non pesare sulle casse dello Stato. Tra le varie argomentazioni, trattate in questi ultime mesi, che potrebbero essere riconsiderate il prossimo mese di settembre, c'è quella relativa ai lavoratori Quota 96.

Un errore nella riforma Fornero ha provocato la nascita dei cosiddetti Quota 96

Sono circa 4.000, le persone che attendono con ansia una risoluzione della loro problematica da parte del governo Renzi.

Negli ultimi giorni, le istituzioni politiche sembrano essere concordi nel risolvere, una volta per tutte, la questione relativa a questi lavoratori che, nonostante abbiano tutti i requisiti per lasciare il lavoro, sono costretti, loro malgrado, a rimanere in servizio e a svolgere la loro attività nel comparto scuola. Docenti e personale amministrativo, a partire dal prossimo primo settembre, saranno nuovamente alle prese con i problemi quotidiani legati alla loro attività lavorativa, a causa di un errore presente nella riforma approvata nel 2011 dal governo Monti, la legge Fornero. Si auspica che il governo Renzi trovi finalmente la possibilità di chiudere 'questa partita' attraverso una salvaguardia che includa anche questa categoria di lavoratori.

Boeri ha proposto l'assegno universale per gli over 55 in difficoltà economiche

Nel frattempo, proseguono anche i vari dibattiti su come modificare la legge previdenziale italiana. Tito Boeri, presidente dell'Inps, appare molto attivo su questo fronte. Circa un mese fa, lo stesso Boeri aveva presentato alla Camera, una serie di proposte sul tema, accantonando di fatto le varie idee, già depositate in Parlamento da alcune forze politiche, destinate a riformare la legge previdenziale.

Tra queste,quella dell'assegno universale per gli over 55, destinato, però, solamente a chi versa in condizioni di disagio economico. La proposta giunta dal Movimento 5 Stelle prevede che questa agevolazione sia estesa a tutte le persone, indipendentemente dalle loro condizioni economiche.

La recente approvazione dell riforma della PA ha introdotto il lavoro part-time

Intanto, la recente approvazione della riforma della Pubblica Amministrazione, ha introdotto una novità che riguarda la possibilità di chiedere, da parte dei lavoratori prossimi alla pensione (2 o 3 anni prima), il lavoro part-time, con un dimezzamento dell'orario di servizio e, allo stesso tempo, dello stipendio mensile, così come riportato sul sito specializzato investireoggi.it. Il dubbio sulla bontà del provvedimento, però, rimane. I lavoratori, che opteranno per questo sistema, accetteranno di pagarsi i contributi mancanti fino al raggiungimento dei requisiti pensionistici? Vedremo cosa accadrà nei prossimi mesi.