La Regione Puglia, presieduta da Michele Emiliano del Partito democratico ha proceduto a presentare formale ricorso alla Corte costituzionale contro la Buona Scuola del Presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Il Premiered Emiliano, amici di partito, negli ultimi mesi hanno preso le distanze in merito alle scelte dello stesso Renzi. L’ultima della quale, la mancata presenza all’inaugurazione della Fiera del Levante di Renzi di sabato scorso, è stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso.
L’obiettivo di Emiliano è ora quello di sottoporre al giudizio della Consulta, per vizio di incostituzionalità, la Buona Scuola varata dal Governo Renzi che ha riformato, ma secondo i diretti interessati non in meglio, il sistema dell’istruzione e dell’accesso alla professione di insegnante.
Buona scuola, ecco il ricorso presentato dalla Regione Puglia
Proprio le fasi delle assunzioni dei docenti sono finite sotto la lente di ingrandimento del presidente della Regione Puglia che, come riporta il quotidiano La Gazzetta del Mezzogiorno, “ha già deportato a migliaia di chilometri da casa tantissimi docenti”, soprattutto dalle regioni del Sud come la stessa Puglia, la Calabria e la Campania.
Emiliano è stato di parola e non ha perso tempo. Subito dopo l’inaugurazione della Campionaria barese, Emiliano ha convocato la giunta regionale per il ricorso alla Consulta: già da tempo il governatore ha chiesto la collaborazione del professor Marcello Cecchetti per individuare i motivi da sottoporre al giudizio della Consulta per la lesione di principi costituzionali.
Il ricorso, si legge sul sito istituzionale della Regione Puglia, non ha carattere politico, ma “meramente tecnico”. La spiegazione va ricercata nella fattispecie che il ricorso è promosso per tutelare gli interessi della regione relativamente agli aspetti di “dimensionamento scolastico”, con particolare riguardo a quanto contenuto nell’articolo 117 della Costituzione.
La Regione Puglia segue, dunque, il Veneto che, nella scorsa settimana e per bocca del suo governatore leghista Luca Zaia, aveva annunciato di aver proceduto a presentarericorso alla Corte costituzionale contro la Buona Scuola di Renzi.
Determinante, per il ricorso promosso da Emiliano, è stata la pressione esercitata dai consiglieri regionali del M5S che hanno creato un presidio nelle vicinanze della sede della presidenza della regione. Il ricorso è stato presentato, ora la palla passa alla Corte costituzionale.